mercoledì 20 ottobre 2010


Nano Bignasca ringrazia Marco Borradori

20/10/2010
Il direttore del Dipartimento del Territorio ha sciolto le riserve: si ripresenterà per le prossime elezioni cantonali dell'aprile 2011. E Il Nano fa sapere che la Lega completerà la lista dei candidati nei prossimi giorni. I nomi appariranno prossimamente sul Mattino.
“Questo lavoro continua a piacermi tantissimo”. Sono queste le prime parole che Marco Borradori ha dichiarato a Radio Fiume Ticino per commentare la sua decisione di ripresentarsi alle prossime votazioni cantonali.
Dopo mesi di incertezze, anche se i più erano convinti che il direttore del Dipartimento del Territorio non avrebbe abbandonato la carica che ricopre, il fatto che tre colleghi di governo (Pesenti, Gendotti e Pedrazzini) abbiano gettato la spugna, ha contribuito a fare pendere il piatto della bilancia a favore di una sua ricandidatura.
“Resterò anche per garantire continuità nell'operato del Governo e per permettere ai neo-consiglieri di Stato di ambientarsi nelle loro cariche e nei loro compiti” ha fatto sapere Borradori.
Smentita la possibilità di una staffetta a metà legislatura. “Non prendo in considerazione l'ipotesi” ha detto il direttore del dipartimento del Territorio. “La legislatura dura quattro anni".

BORRADORI SI RICANDIDA

BORRADORI SI RICANDIDA

 Marco Borradori si ricandida alle prossime elezioni  Cantonali del 2011 per il Consiglio di Stato  
Lo ha confermato oggi alle 14.00 nella sala del Gran Consiglio .
 Quali le motivazioni dietro la scelta di Borradori di ripresentarsi in Consiglio di Stato? La principale, dichiara Borradori, è che "questo lavoro continua a piacermi tantissimo". In questi mesi, confida il direttore del DT, la domanda se fosse giusto continuare o meno lo ha accompagnato costantemente, ma alla fine la decisione è arrivata anche prendendo in considerazione il ritiro di tre colleghi di governo (Pesenti, Gendotti e Pedrazzini. "Resterò" dichiara Borradori sempre ai microfoni di RFT "anche per garantire continuità nell'operato del Governo", e per permettere ai neo-consiglieri di Stato di ambientarsi nelle loro cariche e nei loro compiti? Una staffetta a metà mandato con un altro esponente leghista? "Non prendo in considerazione l'ipotesi, ora" conclude Borradori. "La legislatura dura quattro anni".

IL COLLEGAMENTO DEL LOCARNESE ALL’AUTOSTRADA SI FARÀ DAVVERO ? E QUANDO ? SCELTA DOPO APPROFONDITI STUDI UNA SOLUZIONE SCARTATA A SUO TEMPO.

IL COLLEGAMENTO DEL LOCARNESE ALL’AUTOSTRADA SI FARÀ DAVVERO ? E QUANDO ? SCELTA DOPO APPROFONDITI STUDI UNA SOLUZIONE SCARTATA A SUO TEMPO.

IL COLLEGAMENTO DEL LOCARNESE ALL’AUTOSTRADA SI FARÀ DAVVERO ? E QUANDO ?

SCELTA DOPO APPROFONDITI STUDI UNA SOLUZIONE SCARTATA A SUO TEMPO.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Non so se sia stato opportuno prendere in considerazione un ventaglio di otto soluzioni più o meno attuabili. È difficile scegliere… la carta d’apparati quando i cataloghi del tappezziere sono molti e tutti hanno un loro pregio !
Certo non deve essere stato un compito facile per il Dipartimento del Territorio ipotizzare una soluzione che andasse bene per tutte le parti in causa, specialmente in mezzo a tanta abbondanza di idee. Così si è fatto uno studio senza dubbio serio, ma improntato su concetti e parametri scientifici secondo alcuni ampiamente opinabili, per determinare quale delle otto proposte fosse la migliore. Impresa ardua, anzi di più.
Ma non son certo io a volermi occupare della complessa tematica della pianificazione del nostro territorio a livello progettuale. A me compete, come del resto agli altri 89 Deputati che con me siedono in Gran Consiglio, l’esame (ancorché sommario) degli aspetti politici
del problema. Ciò non mi esonera e non mi impedisce comunque dall’esprimere qualche opinione personale; non fosse altro che per onorare la fiducia di chi mi ha voluto in Parlamento non certo per dormire sonni tranquilli.
Comincio quindi ad esprimere tutta la mia perplessità nell’apprendere che la soluzione privilegiata dal Governo, quella che ricalca con qualche “interramento” in corrispondenza dei centri abitati, l’attuale strada cantonale, arteria che forse detiene oltre a quello dell’intasamento cronico anche il record mondiale delle rotonde per una tratta così corta, in un recentissimo passato che tutti ricordiamo non fu neppure presa in considerazione. La gente del posto non la voleva e basta. Oggi, pare che le cose siano cambiate a seguito di alcune richieste di Comuni locali che hanno ottenuto promesse che dovrebbero essere vincolanti. Da qui l’alzata di genio del parziale interramento della tratta Quartino-Camorino dal costo di 891 milioni realizzabile, chissà come, in appena 7 anni.
E allora qualche domanda sorge spontanea :
Se uno studio serio improntato su criteri tecnico-scentifici ha portato a questa scelta vuol forse dire che prima il problema fu affrontato con leggerezza ?
Vi era chi proponeva di passare tra la strada e la ferrovia sottraendo a malincuore terreno
agricolo; altri dicevano di baipassare gli abitati e la zona industriale ad est della cantonale,
cioè ai piedi della montagna; altri ancora, di realizzare una strada panoramica un po’ più su, sacrificando solo boschi; e c’era anche chi diceva di forare la montagna per uscire a Rivera.
Non voglio entrare nel merito dei vari “progetti di grande massima” buttai li per far parlare più che per proporre soluzioni effettivamente attuabili con ragionevole spesa. Mi preme invece concludere questa mia breve riflessione sulle altre due soluzioni che seguono in subordino la variante prescelta, una variante che variante non è visto che segue un po’ claudicante il tracciato attuale; una non variante che se attuata creerà non pochi problemi
a tutti e non solo agli abitanti del piano. Quella “di riserva” che supera Quartino in galleria per poi affiancare il tracciato della ferrovia fino a Cadenazzo e l’altra che vorrebbe il tracciato da Quartino a S.Antonino tutto interrato. Quest’ultima alzata di genio che ricalca l’idea di Le Courbisier in ritardo di 50 anni, comporterebbe una spesa di 972 milioni per una tratta di appena 6 km.
La scelta oramai è fatta e toccherà anche a noi sostenerla: se la soluzione privilegiata che è quella del tracciato misto sul sedime dell’attuale strada cantonale, fuori e sotto terra, non incontrerà i favori dei Signori di Berna, o se preferite ai loro esperti funzionari, si potrà sempre far capo a quella del tracciato parziale in galleria o all’altra, quella del tracciato interamente interrato. Mi è stato precisato, malgrado ben lo sapessi, che la scelta spetta a loro; è un fatto di competenza. E allora ecco che noi serviamo loro tre gelati dai gusti diversi. E se a loro non dovesse piacere il gelato fatto in casa ?
Ma loro, quelli di Berna, riterranno serio presentarsi già titubanti con una soluzione più che discutibile e con già pronte nella borsa due soluzioni alternative, per vedere di portare a casa qualche cosa ? Mica siamo gelatai o viaggiatori di commercio porta a porta noi.
Credo che io, un po’ già in la con gli anni, per raggiungere qualche volta il Locarnese mi toccherà fare ancora la coda per il resto del tempo che la salute mi permetterà di guidare. E poi, chi mi assicura che una volta ultimata l’opera (ma quale ?) il problema sarà risolto ?
Ci verranno a dire che non ci sono soldi e che in fondo questa….non è un’opera prioritaria.
Angelo Paparelli,deputato in G.C

sabato 16 ottobre 2010

Secondo il Corriere della Sera...Bodio é in Italia!!


Secondo il Corriere della Sera...Bodio é in Italia!!

16/10/2010
Da non credere alle proprie orecchie. Secondo il Corriere della Sera Bodio si troverebbe in Italia.
Ci segnalano infatti alcuni nostri lettori, che ringraziamo, come secondo il Corriere, Bodio (e di conseguenza tutto il Ticino) sia parte dell'Italia e come il tunnel sia parte, sempre secondo la testata italiana, di un progetto Europeo.
Che siano capaci magari poi di prendersi in futuro il merito di questo progetto?

AUTOCARRI CHE PASSIONE

Continua il passaggio di autocarri sulle nostre strade.
Il municipio che fà ?

Frontalieri Grazie! 15/10/2010

Frontalieri Grazie!
15/10/2010

Nella mia ditta lavorano 38 frontalieri e sono il fiore all'occhiello della mia azienda. Cosí titola la prima pagina del sito Frontalieri Grazie!
Noi vorremmo sapere da tal imprenditore quanti sono invece i residenti ticinesi impiegati nella sua azienda. E soprattutto qual'é il salario medio percepito dai suoi lavoratori!!

Rimango indignato di fronte a una campagna sostenuta dagli stessi imprenditori, avvocati e insegnanti radical chic. Qual’è lo scopo di una campagna simile? Dire grazie ai frontalieri che vengono sfruttati? Non è ancora piú offensivo della campagna bala i ratt?

Un intera pagina sul Corriere del Ticino ringrazia i frontalieri per il loro operato. Nulla da dire contro i frontalieri, e ci mancherebbe. Ma tanto da dire sulla lista dei firmatari di questa iniziativa, tutte persone con il sedere al caldo. Non c'é infatti l'ombra di un operaio o di un lavoratore ticinese qualunque nel sostenere questa pagina...chissà perchè!!!

Io propongo la campagna:

GRAZIE PADRONATO TICINESE
Grazie per creare dumping salariale e grazie per mettere in concorrenza i lavoratori indigeni con quelli frontalieri.

Grazie anche a tutti quelli che hanno votato Si alla libera circolazione.

RIVOGLIAMO IL CONTINGENTAMENTO!!

Il sito incrimanato: http://www.frontalierigrazie.ch/

RdP

martedì 12 ottobre 2010

Norman Gobbi: Giovani disoccupati, ora bisogna intervenire
Foto CdT

La Lega dei Ticinesi si è più volte occupata di disoccupazione giovanile, in particolare con diversi atti parlamentari miranti a che sia lo Stato a dare il buon esempio, limitando i doppi redditi e offrendo possibilità di impiego ai giovani.

In passato i tassi di disoccupazione giovanile, nelle fasce d'età dai 15 ai 24 anni, hanno già raggiunto punte del 7.2% (2005-2006), dimostrando che questo fenomeno non è passeggero ma - purtroppo - strutturale. Oggi questa punta è ha raggiunto il 7.3% e rispetto al 2000 (3.8%) la situazione è drammatica: l'incidenze della disoccupazione giovanile è il doppio di soli 10 anni fa.
Particolarmente allarmante la fascia più giovane, con un +62 unità a settembre 2010, pari ad un aumento del 22.8% di disoccupati; un quinto in più rispetto il mese di agosto.

La costanza dei dati di disoccupazione giovanile degli ultimi anni, così come i segnali di una presenza costante e ormai strutturale di penuria di impiego per i giovani, deve portare l'autorità cantonale a formulare risposte innovative.

Il fatto che la problematica abbia assunto una dimensione strutturale è dimostrato dai tassi di disoccupazione dei giovani sotto i 25 anni registrati in tutti gli Stati dell'Europa occidentale: sono ampiamente superiori rispetto ai tassi globali di disoccupazione. La Confederazione ha approntato diverse misure (in atto negli anni 2010-2011), le quali prevedono contributi finanziari per misure di perfezionamento rivolte a chi ha concluso una formazione professionale di base e si ritrova disoccupato, e aiuti finanziari per datori di lavoro tesi a promuovere l'assunzione di giovani adulti disoccupati con poca esperienza professionale.

Il Cantone prevede già diverse misure secondo la legge sul rilancio dell'occupazione e sul sostegno dei disoccupati (L-rilocc), atte a favorire il primo impiego e l'inserimento in azienda dei giovani; alla luce dei dati della disoccupazione, queste misure sembrano essere poco efficaci. Questo è dato dal fatto anche che se nel settore dei servizi ci sono pochi posti di tirocinio e molte richieste di personale formato, nel settore dell'edilizia e del commercio il problema è opposto.

Molte di queste soluzioni hanno però un effetto momentaneo; alcune aziende usano queste misure per ridurre i costi d'esercizio (visto che lo Stato si assume parte degli oneri sociali e aiuta il finanziamento dei posti di lavoro), ma appena scadute le misure di sostegno statale il giovane o il disoccupato si ritrova al punto di partenza.

Bisogna quindi riuscire a trovare misure atte a che i giovani ticinesi possano, dopo il periodo di formazione, introdursi nel mondo del lavoro e cumulare la necessaria esperienza che garantisca loro un'occupazione durevole. Dopo il periodo di formazione, l'esperienza pratica dei giovani viene valutata insufficiente da parte dei datori di lavoro, i quali favoriscono - ahinoi - in questi casi soluzioni di frontalierato; questa situazione annulla tutti gli sforzi profusi da aziende e Cantone nella formazione, perché i primi anni di pratica post-formativa sono decisivi all'inserimento e al miglioramento delle capacità professionali dei giovani adulti.

Viste queste premesse, il Consiglio di Stato è incaricato di elaborare una strategia e delle misure adeguate atte a favorire ulteriormente il primo impiego dei giovani sotto i 30 anni, con soluzioni d'impiego di carattere duraturo.

Norman Gobbi, per il Gruppo parlamentare della Lega dei Ticinesi

mercoledì 6 ottobre 2010



domenica 3 ottobre 2010

GRUPPO LEGA DEL GAMBAROGNO

GRUPPO LEGA DEL GAMBAROGNO
Per designare i nostri delegati nelle frazioni del nuovo grande comune, è convocata per martedì 5 ottobre 2010 una riunione presso il Ristorante Giardinetto di Gerra Gambarogno (inizio ore 20:30).
Sono invitati tutti gli interessati e tutti coloro che hanno delle osservazioni o lamentele da indirizzare agli organi del comune. Prenderemo a cuore le vostre indicazioni!
Per info: tel. 079 300 16 17.

INTERPELLANZA Lega dei ticinesi Gambarogno

GAMBAROGNO IL NOSTRO CASTELLO

ELETTI CONSIGLIO COMUNALE GAMBAROGNO