Il 9 maggio del 2000 avevamo inoltrato un’interrogazione dal titolo “La Legge sulla conservazione del territorio agricolo compie dieci anni. L’interrogazione fu evasa il 15 ottobre 2003.
Il 2000 risp. 2010 per la Legge sulla conservazione del territorio agricolo rappresentano il decimo anno/ ventesimo anno di vita. Questa Legge è un'importante strumento pianificatorio cantonale. Richiede un ulteriore livello di efficienza agli interventi pianificatori in zona agricola. L'ampliamento di zone edificabili o industriali, nuovi collegamenti stradali, nuove infrastrutture pubbliche e altre modifiche pianificatorie a scapito di zone agricole possono essere eseguite con l'ulteriore condizione che il territorio agricolo venga compensato realmente o pecuniariamente da parte del proprietario della costruzione, rispettivamente dall'ente pianificante.
Se all'inizio degli anni '90 la crisi aveva frenato l'aggressione alle aree agricole cantonali, l'attuale fase di globalizzazione potrebbe di nuovo aumentare l'appetito nei confronti di queste zone, le quali oltre a servire alla produzione di beni alimentari fanno da equilibrio tra area urbanizzata e area verde.
I comuni che si sono trovati confrontati con questa Legge al momento della modifica dei loro piani regolatori, si sono resi conto che prima di distruggere vigneti dall'alto valore paesaggistico e culturale, campi, pascoli, prati e frutteti, esistono altre soluzioni che evitano uno spreco di territorio, ad esempio l'aumento degli indici relativi all'edificabilità del suolo. In ogni caso il fatto che l'ente pubblico sia anch'esso chiamato a contribuire per il suolo agricolo sacrificato, ha ingaggiato importanti dibattiti e riflessioni a livello di legislativi, sulla necessità o meno dell'ampliamento previsto, su chi ne beneficia e su possibili soluzioni alternative, ricordando al cittadino che il suolo è un bene sempre più raro e prezioso, da utilizzare con parsimonia e efficienza.
Attualmente il Cantone è confrontato con l'imponente realizzazione di AlpTransit e altri importanti collegamenti di confine. In questi casi è fondamentale che la Confederazione si renda conto dell'esiguo territorio agricolo cantonale ancora disponibile e che sia chiamata a compensarlo.
A venti anni di distanza questa legge - che aveva conosciuto un avvio non facile, visto l'impegnativo contenuto – è stata consolidata, grazie anche alla sensibilità degli addetti allo sviluppo territoriale, per l'alto carattere d'attualità che riveste.
Per questo motivo chiediamo al Consiglio di Stato:
1. Come è applicata la legge in questione in relazione alla realizzazione di grandi opere di importanza nazionale e internazionale? A livello cantonale dopo la decisione di Locarno ci sono ancora casi pendenti e come intendete procedere in queste situazioni?
2. Negli ultimi 10 anni quanto territorio agricolo cantonale è stato dezonato e come è stato compensato applicando la legge? Rispetto al precedente decennio il trend è al ribasso? Come si è sviluppato finanziariamente l’apposito fondo di compensazione dal 2000 al 2020? Quante compensazioni reali sono state eseguite?
3. Dal 2000 ad oggi quanti e quali interventi sono stati finanziati con il fondo LTagr.? Quanta superficie agricola è stata bonificata? Possiamo affermare che la Legge esplica il suo effetto deterrente e permette di recuperare il territorio agricolo perso?
Nel 2000 CLETO FERRARI - ARIGONI - CALASTRI - CANONICA G. -CROCE - DAVID - DELL'AMBROGIO -FEISTMANN - FERRARI MARIO - GENAZZI -GOBBI - MENGHETTI – TRUAISCH
Nel 2010 CLETO FERRARI – BADASCI – FOLETTI – GOBBI – CELIO – DADÒ – ARIGONI S. – MARCOZZI - PINOJA