venerdì 17 dicembre 2010

Gottardo. In CF siedono 7 pirla!
17/12/2010

La LEGA SI OPPONE ALLA DECISIONE DEL CF - Risanamento del San Gottardo: uno schiaffo al Ticino. Subito il raddoppio!
La Lega dei Ticinesi è sconcertata della notizia odierna, secondo cui il Governo federale valuta come opportune due varianti che vedrebbero il Ticino tagliato fuori dal resto della Svizzera, nel primo caso per 2.5 anni e 3.5 nel secondo nel periodo autunno-primavera. Una decisione che palesa inequivocabilmente la considerazione di cui beneficia il nostro Cantone nella Berna federale, ossia nulla: dopo averci lasciati soli contro lo Scudo fiscale, il turismo transfrontaliero, l’invasione di frontalieri e padroncini, ora Berna ci vuole tagliare dal resto della Confederazione a livello stradale. Il risanamento del Gottardo è un’opera primaria per questo Paese confederale.

Un’opera che – visti i costi previsti di ca. 650 milioni – potrebbe essere finanziata in maniera diretta, visto il basso costo del denaro e la forza del franco svizzero. La Lega dei Ticinesi respinge da subito queste due varianti improponibili e insostenibili (politicamente, economicamente e socialmente), e chiede da subito che:

a) La Confederazione avvii immediatamente i lavori preparatori del secondo tunnel del San Gottardo, in modo da metterlo in funzione al momento della chiusura dell’attuale per il risanamento; dopo il risanamento, i due tubi saranno utilizzati unidirezionalmente, ma con una sola corsia di scorrimento e una corsia di emergenza, nel rispetto dell’articolo costituzionale dell’iniziativa delle Alpi.

b) Per il finanziamento dell’opera (raddoppio e risanamento), la Lega dei Ticinesi sostiene che la forza del franco svizzero permetta l’emissione di nuova liquidità da parte della Banca Nazionale (in parole spicciole: stampare franchi); in via subordinata, l’aumento della vignetta di circolazione dagli attuali 40 a massimo 100 franchi, a finanziamento di tutte le opere necessarie ad una viabilità sostenibile sul territorio svizzero (NB: la Svizzera offre nell’arco alpino il più basso costo di pedaggio per km autostradale) La Lega dei Ticinesi, sconcertata da queste ipotesi e dalla cecità politica e confederale del nostro Governo, si chiede se questo rapporto dell’USTRA sia ancora un’eredità lasciata da Leuenberger e la sua iperconservativa politica ambientale; una proposta di cui il Governo federale ha preso atto, senza offrire valide alternative.

La Lega dei Ticinesi sottolinea nuovamente la sua opposizione a quest’ipotesi e preparerà azioni politiche e non in difesa degli interessi del Ticino, della sua economia e della sua popolazione. Tra queste si sta valutando un’iniziativa popolare federale per il raddoppio, in collaborazione con i Cantoni interessati (Uri, Grigioni, Lucerna, …), in modo da esprimere una chiara volontà sull’unica possibile soluzione alla chiusura prolungata del San Gottardo: il raddoppio!

Giuliano Bignasca, presidente

Norman Gobbi, CN e membro comm. Trasporti

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