INTERPELLANZA
Ruolo del nuovo Comune del Gambarogno nella Commissione regionale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia (CRTLV).
Gentili signore, egregi signori,
la CRTLV ha partecipato all’elaborazione del Piano dei trasporti del Locarnese e della valle Maggia (PTLVM) e al concetto di organizzazione territoriale dell’agglomerato del locarnese COTAloc confluiti nelle relative schede di Piano Direttore M2 e R2.
Sempre la CRTLV è ora impegnata nell’allestimento del Programma di Agglomerato (PA).
Nel 2001 il Consiglio federale ha varato la politica
degli agglomerati con l'obiettivo primario di favorire
la collaborazione verticale (Confederazione-Cantone-Comuni) e quella orizzontale (tra Comuni) all'interno degli agglomerati.
Nel 2006 il Parlamento ha approvato la Legge
federale concernente il fondo infrastrutturale
per il traffico d'agglomerato (LFIT) e la costituzione dell'omonimo fondo.
Esso ha una validità di 20 anni e dispone di 6 miliardi
di Franchi destinati quali contributi per investimenti
volti a migliorare i trasporti pubblici e privati
nelle città e negli agglomerati.
A partire dal 2011 la Confederazione sosterrà
su questa base opere per la rete dei trasporti fino
ad un massimo del 50% del loro costo realizzativo.
La Legge cantonale sul coordinamento pianificatorio e finanziario in materia di
infrastrutture e di servizi di trasporto delega alle Commissione regionale dei trasporti (CRT) del Locarnese e Vallemaggia (CRTLV) la competenza e il compito di
elaborare i PRT e i COT.
Su questa base le CRT, con il supporto di mandati esterni,
allestiranno, in collaborazione con il Dipartimento del territorio (DT) (in particolare
Sezione della mobilità, SM, e Sezione dello sviluppo territoriale, SST), il proprio PA
secondo un dettagliato programma di lavoro da definire in modo tale da permetterne
la conclusione entro fine 2011.
Il PTLVM comprende territori che non sono parte integrante
dell’agglomerato (Centovalli, Onsernone, Vallemaggia, Verzasca e Gambarogno): l’alle -
stimento del PA li integrerà comunque nel progetto nell’ottica di un aggiornamento
del PTLVM.
La mobilità pedonale e ciclabile è un tema cui la Confederazione accorda molta
importanza. In quest’ottica, i PA del Bellinzonese e del Locarnese dovranno definire
particolari misure in questo campo, finora non sufficientemente approfondito. Al
riguardo la Confederazione ha elaborato un documento specifico che fornisce utili
indicazioni.
La consegna dei PA deve avvenire entro il 31.12.2011
A conclusione dell’elaborazione del PA del Locarnese, le schede
di PD sul PTLV e sul COTALOC e sul Piano comprensoriale del
Piano di Magadino, se necessario, verranno aggiornate sulla base dei PA medesimi.
Queste informazioni sono state copiate dal sito internet del cantone. Detto in parole povere il Gambarogno da Quartino in giù sembrerebbe fuori dai giochi se non che potrebbe esserci un margine di manovra, ma tutto da verificare, nel fatto che comunque queste regioni vengono integrate nel PA. Come non è chiaro! L’effetto sarebbe comunque per le schede di PD e probabilmente disgiunto dai finanziamenti.
Il fatto di non fare parte del perimetro dei PA potrebbe avere effetti sui possibili finanziamenti e quindi sull’entità delle opere legate principalmente alla mobilità lenta (pedonale e ciclabile) e a posteggi di cui il Gambarogno necessita ancora.
Questa situazione probabilmente oltre a taluni fattori oggettivi è dovuta anche alla debolezza politica avuta fino ad oggi dal Gambarogno. Ora che è stato creato il nuovo comune chiediamo al lodevole Municipio:
se intende rivendicare peso all’interno della CRTLV
se ritiene opportuno in ogni caso rivendicare alla CRTLV un apposito studio concernente l’attuale asse stradale che collega Quartino a Dirinella, per vedere di creare gli spazi necessari a realizzare un marciapiede a lago e un percorso ciclabile. Studio che possa essere concluso nei tempi richiesti dai PA.
se ritiene di rivendicare che tutto il comune del Gambarogno faccia parte del PA e del COTAloc in quanto si affaccia sul Verbano e grazie anche ad una indiscutibile valenza turistica e paesaggistica a beneficio di tutto il locarnese.
Magadino, 19 maggio
Gruppo LEGA
Cleto Ferrari
mercoledì 19 maggio 2010
Quale è il motivo
Quale è il motivo per il quale la popolazione non è stata informata o solo parzialmente?Gli albi comunali non portano nozitia in merito, o almeno alcuni di essi.( o forse tutti?)Peccato, non è sicuramente il miglior modo di informare la popolazione!
domenica 2 maggio 2010
Gambarogno: Gianora sbrodola pocia!
Gambarogno: Gianora sbrodola pocia!
02/05/2010
Uella, al presidente dell’ex partitone Walter Pesce Rosso Gianora è scivolata la frizione! Il presidente “comunicativo” ha prensato bene di mettersi a sbrodolare pocia sul risultato conseguito dall’ex partitone nel nuovo comune di Gambarogno.
Naturalmente, il Pesce Rosso si dimentica di dire che l’ex partitone non ha aumentato i propri consensi, ma solo le cadreghe grazie ai soliti calcoli di ingegneria partitica che stavano alla base della fusione! Ma in Gambarogno non c’è affatto più gente di prima che vota l’ex partitone! E di questi giochetti la gente si è accorta, facendo uso massiccio della scheda senza intestazione.
Nel mentre che sbrodolava pocia, il Pesce Rosso si è però dimenticato di ringraziare tutti i morti e feriti che l’ex partitone ha lasciato sul campo, sicuramente persone valide che potranno trovare spazio nel nostro Movimento. Il quale non è, è vero, riuscito ad entrare in Municipio a questo primo tentativo. Ma non mancheranno le occasioni future e l’ex partitone, ne siamo convinti, ci darà una mano…
02/05/2010
Uella, al presidente dell’ex partitone Walter Pesce Rosso Gianora è scivolata la frizione! Il presidente “comunicativo” ha prensato bene di mettersi a sbrodolare pocia sul risultato conseguito dall’ex partitone nel nuovo comune di Gambarogno.
Naturalmente, il Pesce Rosso si dimentica di dire che l’ex partitone non ha aumentato i propri consensi, ma solo le cadreghe grazie ai soliti calcoli di ingegneria partitica che stavano alla base della fusione! Ma in Gambarogno non c’è affatto più gente di prima che vota l’ex partitone! E di questi giochetti la gente si è accorta, facendo uso massiccio della scheda senza intestazione.
Nel mentre che sbrodolava pocia, il Pesce Rosso si è però dimenticato di ringraziare tutti i morti e feriti che l’ex partitone ha lasciato sul campo, sicuramente persone valide che potranno trovare spazio nel nostro Movimento. Il quale non è, è vero, riuscito ad entrare in Municipio a questo primo tentativo. Ma non mancheranno le occasioni future e l’ex partitone, ne siamo convinti, ci darà una mano…
sabato 1 maggio 2010
L’ Europa sta scoppiando e il “sogno” se ne va. di Donatello Poggi
1/05/2010, 08:05
L’ Europa sta scoppiando e il “sogno” se ne va. di Donatello Poggi
Ci avevano detto che entrare nell’Unione Europea avrebbe significato benessere, opportunità per tutti (chi?), migliori condizioni di vita e frottole varie.
Ce lo avevano detto fino a pochi mesi fa anche i nostri filoeuropeisti nostrani come Marty, Cavalli, Merlini, Marina Carobbio (tutti con un salario da operai o impiegati) e chi più ne ha più ne metta.
Non è così, l’Europa puramente economica che 5 o 6 multinazionali (banche comprese) hanno voluto a tutti i costi (degli altri), imponendo la loro prepotenza e i loro ricatti ai Governi interessati e collusi (dov’è il primato della politica?), sta letteralmente scoppiando!
La Grecia, il Portogallo e l’Irlanda – ma non siamo che agli inizi – stanno andando letteralmente in bancarotta e gli “aiuti” miliardari concessi dalla stessa UE e dal Fondo monetario internazionale, saranno pagati ancora una volta dalle lavoratrici, dai lavoratori e dalle classi più deboli.
Leggo stamattina sul “Corriere della Sera” che una delle prime misure del governo greco, come “garanzia” ai prestiti ricevuti, sarà quella di tagliare gli stipendi. Si va verso una rivolta di piazza ?
Era prevedibile, lo sapevano già tutti, la Grecia aveva addirittura “truccato” i propri conti per farsi vedere più bella dall’UE, ma che più interessava i burocrati di Bruxelles a quei tempi erano gli stipendi degli europarlamentari e le nomine nelle varie commissioni , con relative retribuzioni aggiunte. Vergogna!
Non si poteva e non si può dire sì a un’Europa puramente economica aspettando che poi arrivasse, quando mai, quella sociale. Questa era la tattica dei socialisti rivelatasi perdente a tutti gli effetti.
L’Europa sociale non è mai arrivata, anzi, hanno messo in concorrenza il costo del lavoro per bloccare o ridurre i salari e far sì che si scatenasse una guerra fra poveri, a vantaggio unico delle solite 5 o 6 multinazionali e di manager strapagati a suon di milioni come ricompensa dei massicci licenziamenti.
In Svizzera hanno avuto ragione, ed i fatti lo stanno a dimostrare, coloro che sono stati sempre contrari all’entrata nell’UE del nostro Paese.
Una vecchia regola dice che le cose che funzionano non si modificano, soprattutto se non si sa dove si va a finire. Ma è così difficile da capire?
Chi, ancora fino a pochi mesi fa, ha perorato la causa dell’entrata della Svizzera nell’UE ha sbagliato grossolanamente e dimostra poca abilità e lungimiranza politica e dovrebbe trarne le conseguenze.
Per gli Accordi Bilaterali stesso discorso, chi ci guadagna alla fine sono sempre “i soliti” (pochi) e vedremo se nel 2011 i ticinesi se ne ricorderanno.
Dove sono gli europeisti convinti? Non li sento e quei pochi che parlano o che scrivono si fanno compatire perché non hanno il coraggio politico di dire: abbiamo sbagliato.
Chi difende ancora “ il sogno” europeo lo vada a dire in Grecia, magari nelle piazze che fra non molto diventeranno incandescenti e dove la gente, a giusta ragione, protesta già da tempo.
Troppo facile stare comodamente seduti negli studi collusi di Comano dove poi ti offrono anche lo spuntino. Troppo facile.
Donatello Poggi
deputato al Gran consiglio
L’ Europa sta scoppiando e il “sogno” se ne va. di Donatello Poggi
Ci avevano detto che entrare nell’Unione Europea avrebbe significato benessere, opportunità per tutti (chi?), migliori condizioni di vita e frottole varie.
Ce lo avevano detto fino a pochi mesi fa anche i nostri filoeuropeisti nostrani come Marty, Cavalli, Merlini, Marina Carobbio (tutti con un salario da operai o impiegati) e chi più ne ha più ne metta.
Non è così, l’Europa puramente economica che 5 o 6 multinazionali (banche comprese) hanno voluto a tutti i costi (degli altri), imponendo la loro prepotenza e i loro ricatti ai Governi interessati e collusi (dov’è il primato della politica?), sta letteralmente scoppiando!
La Grecia, il Portogallo e l’Irlanda – ma non siamo che agli inizi – stanno andando letteralmente in bancarotta e gli “aiuti” miliardari concessi dalla stessa UE e dal Fondo monetario internazionale, saranno pagati ancora una volta dalle lavoratrici, dai lavoratori e dalle classi più deboli.
Leggo stamattina sul “Corriere della Sera” che una delle prime misure del governo greco, come “garanzia” ai prestiti ricevuti, sarà quella di tagliare gli stipendi. Si va verso una rivolta di piazza ?
Era prevedibile, lo sapevano già tutti, la Grecia aveva addirittura “truccato” i propri conti per farsi vedere più bella dall’UE, ma che più interessava i burocrati di Bruxelles a quei tempi erano gli stipendi degli europarlamentari e le nomine nelle varie commissioni , con relative retribuzioni aggiunte. Vergogna!
Non si poteva e non si può dire sì a un’Europa puramente economica aspettando che poi arrivasse, quando mai, quella sociale. Questa era la tattica dei socialisti rivelatasi perdente a tutti gli effetti.
L’Europa sociale non è mai arrivata, anzi, hanno messo in concorrenza il costo del lavoro per bloccare o ridurre i salari e far sì che si scatenasse una guerra fra poveri, a vantaggio unico delle solite 5 o 6 multinazionali e di manager strapagati a suon di milioni come ricompensa dei massicci licenziamenti.
In Svizzera hanno avuto ragione, ed i fatti lo stanno a dimostrare, coloro che sono stati sempre contrari all’entrata nell’UE del nostro Paese.
Una vecchia regola dice che le cose che funzionano non si modificano, soprattutto se non si sa dove si va a finire. Ma è così difficile da capire?
Chi, ancora fino a pochi mesi fa, ha perorato la causa dell’entrata della Svizzera nell’UE ha sbagliato grossolanamente e dimostra poca abilità e lungimiranza politica e dovrebbe trarne le conseguenze.
Per gli Accordi Bilaterali stesso discorso, chi ci guadagna alla fine sono sempre “i soliti” (pochi) e vedremo se nel 2011 i ticinesi se ne ricorderanno.
Dove sono gli europeisti convinti? Non li sento e quei pochi che parlano o che scrivono si fanno compatire perché non hanno il coraggio politico di dire: abbiamo sbagliato.
Chi difende ancora “ il sogno” europeo lo vada a dire in Grecia, magari nelle piazze che fra non molto diventeranno incandescenti e dove la gente, a giusta ragione, protesta già da tempo.
Troppo facile stare comodamente seduti negli studi collusi di Comano dove poi ti offrono anche lo spuntino. Troppo facile.
Donatello Poggi
deputato al Gran consiglio
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