venerdì 17 dicembre 2010

Gottardo. In CF siedono 7 pirla!
17/12/2010

La LEGA SI OPPONE ALLA DECISIONE DEL CF - Risanamento del San Gottardo: uno schiaffo al Ticino. Subito il raddoppio!
La Lega dei Ticinesi è sconcertata della notizia odierna, secondo cui il Governo federale valuta come opportune due varianti che vedrebbero il Ticino tagliato fuori dal resto della Svizzera, nel primo caso per 2.5 anni e 3.5 nel secondo nel periodo autunno-primavera. Una decisione che palesa inequivocabilmente la considerazione di cui beneficia il nostro Cantone nella Berna federale, ossia nulla: dopo averci lasciati soli contro lo Scudo fiscale, il turismo transfrontaliero, l’invasione di frontalieri e padroncini, ora Berna ci vuole tagliare dal resto della Confederazione a livello stradale. Il risanamento del Gottardo è un’opera primaria per questo Paese confederale.

Un’opera che – visti i costi previsti di ca. 650 milioni – potrebbe essere finanziata in maniera diretta, visto il basso costo del denaro e la forza del franco svizzero. La Lega dei Ticinesi respinge da subito queste due varianti improponibili e insostenibili (politicamente, economicamente e socialmente), e chiede da subito che:

a) La Confederazione avvii immediatamente i lavori preparatori del secondo tunnel del San Gottardo, in modo da metterlo in funzione al momento della chiusura dell’attuale per il risanamento; dopo il risanamento, i due tubi saranno utilizzati unidirezionalmente, ma con una sola corsia di scorrimento e una corsia di emergenza, nel rispetto dell’articolo costituzionale dell’iniziativa delle Alpi.

b) Per il finanziamento dell’opera (raddoppio e risanamento), la Lega dei Ticinesi sostiene che la forza del franco svizzero permetta l’emissione di nuova liquidità da parte della Banca Nazionale (in parole spicciole: stampare franchi); in via subordinata, l’aumento della vignetta di circolazione dagli attuali 40 a massimo 100 franchi, a finanziamento di tutte le opere necessarie ad una viabilità sostenibile sul territorio svizzero (NB: la Svizzera offre nell’arco alpino il più basso costo di pedaggio per km autostradale) La Lega dei Ticinesi, sconcertata da queste ipotesi e dalla cecità politica e confederale del nostro Governo, si chiede se questo rapporto dell’USTRA sia ancora un’eredità lasciata da Leuenberger e la sua iperconservativa politica ambientale; una proposta di cui il Governo federale ha preso atto, senza offrire valide alternative.

La Lega dei Ticinesi sottolinea nuovamente la sua opposizione a quest’ipotesi e preparerà azioni politiche e non in difesa degli interessi del Ticino, della sua economia e della sua popolazione. Tra queste si sta valutando un’iniziativa popolare federale per il raddoppio, in collaborazione con i Cantoni interessati (Uri, Grigioni, Lucerna, …), in modo da esprimere una chiara volontà sull’unica possibile soluzione alla chiusura prolungata del San Gottardo: il raddoppio!

Giuliano Bignasca, presidente

Norman Gobbi, CN e membro comm. Trasporti

venerdì 26 novembre 2010

La Legge sulla conservazione del territorio agricolo (LTagr.) compie 20 anni

La Legge sulla conservazione del territorio agricolo (LTagr.) compie 20 anni

Il 9 maggio del 2000 avevamo inoltrato un’interrogazione dal titolo “La Legge sulla conservazione del territorio agricolo compie dieci anni. L’interrogazione fu evasa il 15 ottobre 2003.
Il 2000 risp. 2010 per la Legge sulla conservazione del territorio agricolo rappresentano il decimo anno/ ventesimo anno di vita. Questa Legge è un'importante strumento pianificatorio cantonale. Richiede un ulteriore livello di efficienza agli interventi pianificatori in zona agricola. L'ampliamento di zone edificabili o industriali, nuovi collegamenti stradali, nuove infrastrutture pubbliche e altre modifiche pianificatorie a scapito di zone agricole possono essere eseguite con l'ulteriore condizione che il territorio agricolo venga compensato realmente o pecuniariamente da parte del proprietario della costruzione, rispettivamente dall'ente pianificante.
Se all'inizio degli anni '90 la crisi aveva frenato l'aggressione alle aree agricole cantonali, l'attuale fase di globalizzazione potrebbe di nuovo aumentare l'appetito nei confronti di queste zone, le quali oltre a servire alla produzione di beni alimentari fanno da equilibrio tra area urbanizzata e area verde.
I comuni che si sono trovati confrontati con questa Legge al momento della modifica dei loro piani regolatori, si sono resi conto che prima di distruggere vigneti dall'alto valore paesaggistico e culturale, campi, pascoli, prati e frutteti, esistono altre soluzioni che evitano uno spreco di territorio, ad esempio l'aumento degli indici relativi all'edificabilità del suolo. In ogni caso il fatto che l'ente pubblico sia anch'esso chiamato a contribuire per il suolo agricolo sacrificato, ha ingaggiato importanti dibattiti e riflessioni a livello di legislativi, sulla necessità o meno dell'ampliamento previsto, su chi ne beneficia e su possibili soluzioni alternative, ricordando al cittadino che il suolo è un bene sempre più raro e prezioso, da utilizzare con parsimonia e efficienza.

Attualmente il Cantone è confrontato con l'imponente realizzazione di AlpTransit e altri importanti collegamenti di confine. In questi casi è fondamentale che la Confederazione si renda conto  dell'esiguo territorio agricolo cantonale ancora disponibile e che sia chiamata a compensarlo.

A venti anni di distanza questa legge - che aveva conosciuto un avvio non facile, visto l'impegnativo contenuto – è stata consolidata, grazie anche alla sensibilità degli addetti allo sviluppo territoriale, per l'alto carattere d'attualità che riveste.
Per questo motivo chiediamo al Consiglio di Stato:

1.      Come è applicata la legge in questione in relazione alla realizzazione di grandi opere di importanza nazionale e internazionale? A livello cantonale dopo la decisione di Locarno ci sono ancora casi pendenti e come intendete procedere in queste situazioni?
2.    Negli ultimi 10 anni quanto territorio agricolo cantonale è stato dezonato e come è stato compensato applicando la legge? Rispetto al precedente decennio il trend è al ribasso? Come si è sviluppato finanziariamente l’apposito fondo di compensazione dal 2000 al 2020? Quante compensazioni reali sono state eseguite?
3.      Dal 2000 ad oggi quanti e quali interventi sono stati finanziati con il fondo LTagr.? Quanta superficie agricola è stata bonificata? Possiamo affermare che la Legge esplica il suo effetto deterrente e permette di recuperare il territorio agricolo perso?

Nel 2000 CLETO FERRARI - ARIGONI - CALASTRI - CANONICA G. -CROCE - DAVID - DELL'AMBROGIO -FEISTMANN - FERRARI MARIO - GENAZZI -GOBBI - MENGHETTI – TRUAISCH

Nel 2010 CLETO FERRARI – BADASCI – FOLETTI – GOBBI – CELIO – DADÒ – ARIGONI S. – MARCOZZI - PINOJA

mercoledì 24 novembre 2010

Il Gruppo Lega del Gambarogno vi propone il panettone natalizio


Il Gruppo Lega del Gambarogno vi propone il panettone natalizio
 
Tutta la popolazione del nuovo Comune di Gambarogno è cordialmente inviata per una panettonata e una chiacchierata presso il Ristorante Sargenti nella frazione di Vira Gambarogno, mercoledì 8 dicembre alle ore 16:00. Il ristorante, che si trova in centro al paese, e il Gruppo Lega del Gambarogno saranno felici di accogliervi. Per informazioni: 079 300 16 17.
  

sabato 20 novembre 2010

LEGA DEL GAMBAROGNO: NASCE LA SEZIONE GIOVANI

LEGA DEL GAMBAROGNO: NASCE LA SEZIONE GIOVANI
La sera di mercoledì 17 novembre, il Gruppo Lega del Gambarogno si è riunito nella sala Ex-Giudicatura di pace a San Nazzaro. L'incontro aveva lo scopo di conoscere i delegati delle frazioni della Lega. Infatti, dopo la grande fusione che ha portato alla nascita del Comune di Gambarogno, il Municipio ha creato delle commissioni di frazione con funzione consultiva. I seggi nelle frazioni sono stati distribuiti in modo proporzionale secondo i risultati elettorali. La Lega è presente in sei frazioni su nove. Ai delegati di frazione può rivolgersi chiunque abbia delle proposte, osservazioni o lamentele riguardanti l'organizzazione comunale nella zona della propria frazione. I nomi dei delegati per la Lega dei Ticinesi sono: per la frazione di Magadino Ivan Sargenti (telefono 079 345 37 90); per la frazione di Vira Gambarogno Enzo Pauli di Fosano (076 564 29 84); per la frazione di San Nazzaro Davide Landoni (079 371 35 83) e per la frazione di Gerra Gambarogno Mirco Tanghetti (079 444 01 32). Per ora sono vacanti i rappresentanti per le frazioni di Contone e di Piazzogna. Il gruppo lancia un appello per trovare coloro che desiderano svolgere questo compito: gli interessati sono pregati di mettersi subito in contatto con il segretario Fabio Luraschi (079 300 16 17) in modo da potere completare al più presto i posti destinati alla Lega.
Durante la serata è nata anche la sezione giovani del Gruppo Lega del Gambarogno. Sarà presente con un suo rappresentante nella Commissione Giovani del Municipio e avrà lo scopo di ascoltare i giovani del Gambarogno con le loro idee e proposte.
Il Gruppo Lega del Gambarogno organizzerà per il pomeriggio dell'8 di dicembre una panettonata offerta a tutti: maggiori informazioni saranno comunicate sulla prossima edizione del Mattino. Sarà un'ottima occasione per tutti i partecipanti di conoscere i membri del gruppo e la sezione giovani e discutere con loro proposte e attività.

mercoledì 20 ottobre 2010


Nano Bignasca ringrazia Marco Borradori

20/10/2010
Il direttore del Dipartimento del Territorio ha sciolto le riserve: si ripresenterà per le prossime elezioni cantonali dell'aprile 2011. E Il Nano fa sapere che la Lega completerà la lista dei candidati nei prossimi giorni. I nomi appariranno prossimamente sul Mattino.
“Questo lavoro continua a piacermi tantissimo”. Sono queste le prime parole che Marco Borradori ha dichiarato a Radio Fiume Ticino per commentare la sua decisione di ripresentarsi alle prossime votazioni cantonali.
Dopo mesi di incertezze, anche se i più erano convinti che il direttore del Dipartimento del Territorio non avrebbe abbandonato la carica che ricopre, il fatto che tre colleghi di governo (Pesenti, Gendotti e Pedrazzini) abbiano gettato la spugna, ha contribuito a fare pendere il piatto della bilancia a favore di una sua ricandidatura.
“Resterò anche per garantire continuità nell'operato del Governo e per permettere ai neo-consiglieri di Stato di ambientarsi nelle loro cariche e nei loro compiti” ha fatto sapere Borradori.
Smentita la possibilità di una staffetta a metà legislatura. “Non prendo in considerazione l'ipotesi” ha detto il direttore del dipartimento del Territorio. “La legislatura dura quattro anni".

BORRADORI SI RICANDIDA

BORRADORI SI RICANDIDA

 Marco Borradori si ricandida alle prossime elezioni  Cantonali del 2011 per il Consiglio di Stato  
Lo ha confermato oggi alle 14.00 nella sala del Gran Consiglio .
 Quali le motivazioni dietro la scelta di Borradori di ripresentarsi in Consiglio di Stato? La principale, dichiara Borradori, è che "questo lavoro continua a piacermi tantissimo". In questi mesi, confida il direttore del DT, la domanda se fosse giusto continuare o meno lo ha accompagnato costantemente, ma alla fine la decisione è arrivata anche prendendo in considerazione il ritiro di tre colleghi di governo (Pesenti, Gendotti e Pedrazzini. "Resterò" dichiara Borradori sempre ai microfoni di RFT "anche per garantire continuità nell'operato del Governo", e per permettere ai neo-consiglieri di Stato di ambientarsi nelle loro cariche e nei loro compiti? Una staffetta a metà mandato con un altro esponente leghista? "Non prendo in considerazione l'ipotesi, ora" conclude Borradori. "La legislatura dura quattro anni".

IL COLLEGAMENTO DEL LOCARNESE ALL’AUTOSTRADA SI FARÀ DAVVERO ? E QUANDO ? SCELTA DOPO APPROFONDITI STUDI UNA SOLUZIONE SCARTATA A SUO TEMPO.

IL COLLEGAMENTO DEL LOCARNESE ALL’AUTOSTRADA SI FARÀ DAVVERO ? E QUANDO ? SCELTA DOPO APPROFONDITI STUDI UNA SOLUZIONE SCARTATA A SUO TEMPO.

IL COLLEGAMENTO DEL LOCARNESE ALL’AUTOSTRADA SI FARÀ DAVVERO ? E QUANDO ?

SCELTA DOPO APPROFONDITI STUDI UNA SOLUZIONE SCARTATA A SUO TEMPO.

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Non so se sia stato opportuno prendere in considerazione un ventaglio di otto soluzioni più o meno attuabili. È difficile scegliere… la carta d’apparati quando i cataloghi del tappezziere sono molti e tutti hanno un loro pregio !
Certo non deve essere stato un compito facile per il Dipartimento del Territorio ipotizzare una soluzione che andasse bene per tutte le parti in causa, specialmente in mezzo a tanta abbondanza di idee. Così si è fatto uno studio senza dubbio serio, ma improntato su concetti e parametri scientifici secondo alcuni ampiamente opinabili, per determinare quale delle otto proposte fosse la migliore. Impresa ardua, anzi di più.
Ma non son certo io a volermi occupare della complessa tematica della pianificazione del nostro territorio a livello progettuale. A me compete, come del resto agli altri 89 Deputati che con me siedono in Gran Consiglio, l’esame (ancorché sommario) degli aspetti politici
del problema. Ciò non mi esonera e non mi impedisce comunque dall’esprimere qualche opinione personale; non fosse altro che per onorare la fiducia di chi mi ha voluto in Parlamento non certo per dormire sonni tranquilli.
Comincio quindi ad esprimere tutta la mia perplessità nell’apprendere che la soluzione privilegiata dal Governo, quella che ricalca con qualche “interramento” in corrispondenza dei centri abitati, l’attuale strada cantonale, arteria che forse detiene oltre a quello dell’intasamento cronico anche il record mondiale delle rotonde per una tratta così corta, in un recentissimo passato che tutti ricordiamo non fu neppure presa in considerazione. La gente del posto non la voleva e basta. Oggi, pare che le cose siano cambiate a seguito di alcune richieste di Comuni locali che hanno ottenuto promesse che dovrebbero essere vincolanti. Da qui l’alzata di genio del parziale interramento della tratta Quartino-Camorino dal costo di 891 milioni realizzabile, chissà come, in appena 7 anni.
E allora qualche domanda sorge spontanea :
Se uno studio serio improntato su criteri tecnico-scentifici ha portato a questa scelta vuol forse dire che prima il problema fu affrontato con leggerezza ?
Vi era chi proponeva di passare tra la strada e la ferrovia sottraendo a malincuore terreno
agricolo; altri dicevano di baipassare gli abitati e la zona industriale ad est della cantonale,
cioè ai piedi della montagna; altri ancora, di realizzare una strada panoramica un po’ più su, sacrificando solo boschi; e c’era anche chi diceva di forare la montagna per uscire a Rivera.
Non voglio entrare nel merito dei vari “progetti di grande massima” buttai li per far parlare più che per proporre soluzioni effettivamente attuabili con ragionevole spesa. Mi preme invece concludere questa mia breve riflessione sulle altre due soluzioni che seguono in subordino la variante prescelta, una variante che variante non è visto che segue un po’ claudicante il tracciato attuale; una non variante che se attuata creerà non pochi problemi
a tutti e non solo agli abitanti del piano. Quella “di riserva” che supera Quartino in galleria per poi affiancare il tracciato della ferrovia fino a Cadenazzo e l’altra che vorrebbe il tracciato da Quartino a S.Antonino tutto interrato. Quest’ultima alzata di genio che ricalca l’idea di Le Courbisier in ritardo di 50 anni, comporterebbe una spesa di 972 milioni per una tratta di appena 6 km.
La scelta oramai è fatta e toccherà anche a noi sostenerla: se la soluzione privilegiata che è quella del tracciato misto sul sedime dell’attuale strada cantonale, fuori e sotto terra, non incontrerà i favori dei Signori di Berna, o se preferite ai loro esperti funzionari, si potrà sempre far capo a quella del tracciato parziale in galleria o all’altra, quella del tracciato interamente interrato. Mi è stato precisato, malgrado ben lo sapessi, che la scelta spetta a loro; è un fatto di competenza. E allora ecco che noi serviamo loro tre gelati dai gusti diversi. E se a loro non dovesse piacere il gelato fatto in casa ?
Ma loro, quelli di Berna, riterranno serio presentarsi già titubanti con una soluzione più che discutibile e con già pronte nella borsa due soluzioni alternative, per vedere di portare a casa qualche cosa ? Mica siamo gelatai o viaggiatori di commercio porta a porta noi.
Credo che io, un po’ già in la con gli anni, per raggiungere qualche volta il Locarnese mi toccherà fare ancora la coda per il resto del tempo che la salute mi permetterà di guidare. E poi, chi mi assicura che una volta ultimata l’opera (ma quale ?) il problema sarà risolto ?
Ci verranno a dire che non ci sono soldi e che in fondo questa….non è un’opera prioritaria.
Angelo Paparelli,deputato in G.C

sabato 16 ottobre 2010

Secondo il Corriere della Sera...Bodio é in Italia!!


Secondo il Corriere della Sera...Bodio é in Italia!!

16/10/2010
Da non credere alle proprie orecchie. Secondo il Corriere della Sera Bodio si troverebbe in Italia.
Ci segnalano infatti alcuni nostri lettori, che ringraziamo, come secondo il Corriere, Bodio (e di conseguenza tutto il Ticino) sia parte dell'Italia e come il tunnel sia parte, sempre secondo la testata italiana, di un progetto Europeo.
Che siano capaci magari poi di prendersi in futuro il merito di questo progetto?

AUTOCARRI CHE PASSIONE

Continua il passaggio di autocarri sulle nostre strade.
Il municipio che fà ?

Frontalieri Grazie! 15/10/2010

Frontalieri Grazie!
15/10/2010

Nella mia ditta lavorano 38 frontalieri e sono il fiore all'occhiello della mia azienda. Cosí titola la prima pagina del sito Frontalieri Grazie!
Noi vorremmo sapere da tal imprenditore quanti sono invece i residenti ticinesi impiegati nella sua azienda. E soprattutto qual'é il salario medio percepito dai suoi lavoratori!!

Rimango indignato di fronte a una campagna sostenuta dagli stessi imprenditori, avvocati e insegnanti radical chic. Qual’è lo scopo di una campagna simile? Dire grazie ai frontalieri che vengono sfruttati? Non è ancora piú offensivo della campagna bala i ratt?

Un intera pagina sul Corriere del Ticino ringrazia i frontalieri per il loro operato. Nulla da dire contro i frontalieri, e ci mancherebbe. Ma tanto da dire sulla lista dei firmatari di questa iniziativa, tutte persone con il sedere al caldo. Non c'é infatti l'ombra di un operaio o di un lavoratore ticinese qualunque nel sostenere questa pagina...chissà perchè!!!

Io propongo la campagna:

GRAZIE PADRONATO TICINESE
Grazie per creare dumping salariale e grazie per mettere in concorrenza i lavoratori indigeni con quelli frontalieri.

Grazie anche a tutti quelli che hanno votato Si alla libera circolazione.

RIVOGLIAMO IL CONTINGENTAMENTO!!

Il sito incrimanato: http://www.frontalierigrazie.ch/

RdP

martedì 12 ottobre 2010

Norman Gobbi: Giovani disoccupati, ora bisogna intervenire
Foto CdT

La Lega dei Ticinesi si è più volte occupata di disoccupazione giovanile, in particolare con diversi atti parlamentari miranti a che sia lo Stato a dare il buon esempio, limitando i doppi redditi e offrendo possibilità di impiego ai giovani.

In passato i tassi di disoccupazione giovanile, nelle fasce d'età dai 15 ai 24 anni, hanno già raggiunto punte del 7.2% (2005-2006), dimostrando che questo fenomeno non è passeggero ma - purtroppo - strutturale. Oggi questa punta è ha raggiunto il 7.3% e rispetto al 2000 (3.8%) la situazione è drammatica: l'incidenze della disoccupazione giovanile è il doppio di soli 10 anni fa.
Particolarmente allarmante la fascia più giovane, con un +62 unità a settembre 2010, pari ad un aumento del 22.8% di disoccupati; un quinto in più rispetto il mese di agosto.

La costanza dei dati di disoccupazione giovanile degli ultimi anni, così come i segnali di una presenza costante e ormai strutturale di penuria di impiego per i giovani, deve portare l'autorità cantonale a formulare risposte innovative.

Il fatto che la problematica abbia assunto una dimensione strutturale è dimostrato dai tassi di disoccupazione dei giovani sotto i 25 anni registrati in tutti gli Stati dell'Europa occidentale: sono ampiamente superiori rispetto ai tassi globali di disoccupazione. La Confederazione ha approntato diverse misure (in atto negli anni 2010-2011), le quali prevedono contributi finanziari per misure di perfezionamento rivolte a chi ha concluso una formazione professionale di base e si ritrova disoccupato, e aiuti finanziari per datori di lavoro tesi a promuovere l'assunzione di giovani adulti disoccupati con poca esperienza professionale.

Il Cantone prevede già diverse misure secondo la legge sul rilancio dell'occupazione e sul sostegno dei disoccupati (L-rilocc), atte a favorire il primo impiego e l'inserimento in azienda dei giovani; alla luce dei dati della disoccupazione, queste misure sembrano essere poco efficaci. Questo è dato dal fatto anche che se nel settore dei servizi ci sono pochi posti di tirocinio e molte richieste di personale formato, nel settore dell'edilizia e del commercio il problema è opposto.

Molte di queste soluzioni hanno però un effetto momentaneo; alcune aziende usano queste misure per ridurre i costi d'esercizio (visto che lo Stato si assume parte degli oneri sociali e aiuta il finanziamento dei posti di lavoro), ma appena scadute le misure di sostegno statale il giovane o il disoccupato si ritrova al punto di partenza.

Bisogna quindi riuscire a trovare misure atte a che i giovani ticinesi possano, dopo il periodo di formazione, introdursi nel mondo del lavoro e cumulare la necessaria esperienza che garantisca loro un'occupazione durevole. Dopo il periodo di formazione, l'esperienza pratica dei giovani viene valutata insufficiente da parte dei datori di lavoro, i quali favoriscono - ahinoi - in questi casi soluzioni di frontalierato; questa situazione annulla tutti gli sforzi profusi da aziende e Cantone nella formazione, perché i primi anni di pratica post-formativa sono decisivi all'inserimento e al miglioramento delle capacità professionali dei giovani adulti.

Viste queste premesse, il Consiglio di Stato è incaricato di elaborare una strategia e delle misure adeguate atte a favorire ulteriormente il primo impiego dei giovani sotto i 30 anni, con soluzioni d'impiego di carattere duraturo.

Norman Gobbi, per il Gruppo parlamentare della Lega dei Ticinesi

mercoledì 6 ottobre 2010



domenica 3 ottobre 2010

GRUPPO LEGA DEL GAMBAROGNO

GRUPPO LEGA DEL GAMBAROGNO
Per designare i nostri delegati nelle frazioni del nuovo grande comune, è convocata per martedì 5 ottobre 2010 una riunione presso il Ristorante Giardinetto di Gerra Gambarogno (inizio ore 20:30).
Sono invitati tutti gli interessati e tutti coloro che hanno delle osservazioni o lamentele da indirizzare agli organi del comune. Prenderemo a cuore le vostre indicazioni!
Per info: tel. 079 300 16 17.

lunedì 27 settembre 2010

mozione

MOZIONE (27 09 10)


Studio per la realizzazione di un percorso ciclabile e pedonale sull’attuale strada che collega Dirinella a Quartino e per l’inserimento di questo progetto nel Piano di Agglomerato del locarnese attualmente in fase di elaborazione.


Gentili signore, egregi signori,
a seguito dell’interpellanza inoltrata dal nostro gruppo Ruolo del nuovo Comune del Gambarogno nella Commissione regionale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia (CRTLV), il Municipio del Gambarogno ha condizionato l’estensione del Piano di agglomerato a tutto il Gambarogno (nei precedenti otto anni l’estensione era solo sino a Magadino) a queste condizioni (v. risposta interpellanza):

-         Questa progettualità richiede un doveroso sostegno nell’ambito del progetto Paloc e per questo condizioniamo la nostra partecipazione al programma all’inserimento di tutto il territorio comunale nel perimetro PALOC e  l’indicazione nel rapporto di analisi dei seguenti oggetti:

     
o       Completazione del marciapiede lungo tutta la litoranea del Gambarogno.
o       Realizzazione di una pista ciclabile che colleghi le piste esistenti sul Piano con una nuova realizzazione sul litorale.
o       Valorizzazione del previsto centro natura della Fondazione delle Bolle di Magadino, di valenza internazionale, collegando questa struttura alla rete di mobilità lenta.
o       Valorizzazione del Parco Botanico del Gambarogno.
o       Uno studio, progettazione e realizzazione per l’adattamento-miglioramento del sistema di tutto il  trasporto pubblico compresa la logistica per i luoghi di interscambio (lago, ferrovia, gomma).

In conclusione, il Municipio ha condizionato la propria partecipazione all’inserimento di tutto il territorio comunale nel perimetro PALOC e richiesto l’inserimento di diversi progetti nel rapporto di analisi che riprendono in toto i postulati dell’interpellanza. Resta da attendere una presa di posizione della CRTLV sulle richieste e condizioni avanzate.”

Questo passo è sicuramente positivo per favorire l’adeguamento infrastrutturale di una regione turistica che necessita ancora di investimenti per assicurare anche in futuro attrattività. Questo passo è anche ben indirizzato in quanto il PALOC è lo strumento ideale per risolvere anche questioni finanziarie.
A partire dal 2011 la Confederazione sosterrà su questa base opere per la rete dei rasporti fino ad un massimo del 50% del loro costo realizzativo.

Riprendendo le condizioni già esposte nell’interpellanza citata, La Legge cantonale sul coordinamento pianificatorio e finanziario in materia di infrastrutture e di servizi di trasporto delega alle Commissione regionale dei trasporti (CRT) del Locarnese e Vallemaggia (CRTLV) la competenza e il compito di elaborare i PRT e i COT.
Su questa base le CRT, con il supporto di mandati esterni,allestiranno, in collaborazione con il Dipartimento del territorio (DT) (in particolare Sezione della mobilità, SM, e Sezione dello sviluppo territoriale, SST), il proprio PA secondo un dettagliato programma di lavoro da definire in modo tale da permetterne la conclusione entro fine 2011.

La mobilità pedonale e ciclabile è un tema cui la Confederazione accorda molta
importanza. In quest’ottica, i PA del Bellinzonese e del Locarnese dovranno definire
particolari misure in questo campo, finora non sufficientemente approfondito. Al
riguardo la Confederazione ha elaborato un documento specifico che fornisce utili
indicazioni.
La consegna dei PA deve avvenire entro il 31.12.2011.

Riteniamo che i tempi per un tale passo sussistano ancora. Riteniamo che si debba procedere al più presto possibile con uno studio per inserire sull’attuale sedime stradale dal lato della riva lago un percorso (non una pista) ciclabile che funga anche da marciapiede pedonale e che colleghi Dirinella alla pista ciclabile di Contone. Il restringimento dell’attuale carreggiata è auspicato anche per contenere il traffico pesante che si sta incanalando su questa strada (vedi problematica inerti) in modo mincaccioso e rendere maggiormente concorrenziale il traffico via lago.

Sussidiariamente e quale logica conseguenza dello studio inerente il percorso ciclabile, chiediamo che si proceda a definire una serie di attracchi sul litorale del Gambarogno per il traffico lacustre privato. Anche questi andranno inseriti nel PA. ..


Magadino, 27 settembre 2010
Gruppo LEGA
Cleto Ferrari

mercoledì 22 settembre 2010

Gran Consiglio vincente a Magadino



MAGADINO - Divertimento e agonismo, martedì sera, sul campo di calcio del Gambarogno a Magadino. La partita, che vedeva contrapposti gli schieramenti della squadra del Gran Consiglio ticinese e quella dei Giovani arbitri del Locarnese è stata vinta 3-2 dalla formazione parlamentare del ct Edo Bobbià. L'evento, che ha visto una buona presenza di pubblico e si è svolto alla presenza delle autorità comunali (in prima fila il sindaco Tiziano Ponti), è stato diretto con maestria ed eleganza da un big del calcio: l'arbitro ticinese Massimo Busacca. Madrina era Julie Arlin della RSI.

Ultime osservazioni dei promotori del referendum

Ultime osservazioni dei promotori del referendum

Sono giorni per non dire settimane di fermento, dove i giornali sono pieni di proclami a favore del si all'acquisto del Rivellino. Ma se chiedi a chiunque tutti di dicono che voteranno NO! I municipali, consci del problema si sono rivolti ai partiti, i quali hanno già messo in movimento tutti i loro galoppini per convincere i loro più fedeli sudditi…. sembra di essere alle elezioni comunali…
Mah… lasciamoci sorprendere, l'obiettivo dei referendari, ritenendo l'acquisto del Rivellino una spesa non necessaria per la città, era che il cittadino potesse esprimere il suo parare in merito. Ci siamo riusciti e domenica staremo a vedere cosa ne pensano coloro che pagano le tasse.
Volevamo però soffermarci su alcune frasi scritte sui giornali dai sostenitori del si, e su quanti futili argomenti questi utilizzano, forse per la serie, "se non sai, confondili "
- Tutti dite che il Rivellino è di Leonardo, ribadiamo che potrebbe anche esserlo ma non è certo!
- Rivellino un'attrattiva, un patrimonio per Locarno? Certo anzi certissimo, ma questo a prescindere che sia in mani pubbliche o private!
- Stando ai difensori del si, deve essere parte del Castello Visconteo, sembra che solo così e in mani pubbliche lo si possa visitare, ma se il Castello è aperto al pubblico solo fra aprile ed ottobre, solo per 5h al giorno ed il lunedì è pure chiuso…. che discorsi sono?
-Ma che cultura è quella che si fa a Locarno quando si chiude una esposizione a casa Rusca di artisti locarnesi un mese e mezzo prima del termine previsto per far spazio ad un artista italiano?
- dicono che 1.3mio è una spesa sopportabile per le casse del comune, non ne dubito, ma forse si dovrebbe anche dire ai cittadini che 1.3mio non è che la punta dell'Iceberg e che forse questa cifra è si e no il 15% della fattura finale…
- ricordo poi (da consuntivo 2009) che la città spende 430'000.- per la gestione di Casa Rusca e ne incassa in visitatori 18'000.- (meno di 8 visitatori al giorno). Mentre per la gestione del Castello Visconteo e Casorella spende 260'000.- e ne incassa in visitatori 21'000.- (ca. 15 visitatori al giorno). Mentre il Rivellino, grazie all'iniziativa dei proprietari attuali, con la mostra di Greenaway, dal 17 luglio a tutt’oggi ha già fatto registrare più di 4'000 visitatori e la mostra rimarrà aperta fino a fine anno !
- I referendari vengono accusati di fare proclami facili sul come utilizzare altrimenti questi soldi! Non sono proclami, basta aprire gli occhi e guardare! Qui per l'utile non si fa niente, per il necessario men che meno… mentre per il futile (chiediamo scusa a Leonardo) ci si arrampica anche sui vetri…!
- Invito tutti coloro che vorranno votare si ad andare a vedere in che stato si trova il parco delle camelie (alla Lanca degli Stornazzi), questo è un bell'esempio di come potrebbe essere gestito e mantenuto in futuro il Rivellino se sarà in mani pubbliche!
- oppure ancora, la Piazza Grande: uno schifo, vuota non curata, almeno prima con i posteggi a qualcosa serviva e i commerci lavoravano bene. Ci sono proposte e progetti per il suo arredo finale, ma i soldini per questo non ci sono…!
- oppure ancora guardate come hanno conciato città vecchia… e visto che a pensare male spesso ci si azzecca… non sarà mica perché vi abitano 3 municipali e il segretario comunale che si impongono certe scelte ?
Per finire ci sono alcune cose alquanto strane di cui nessuno ne parla, ad esempio:
- come mai non sono mai stati interpellati sull'acquisto TUTTI gli altri proprietari del Rivellino ma solo alcuni?
La Vicesindaco Zaninelli in un suo articolo cita Viganò, Pedretti e Marani come esperti di Leonardo. Mentre Viganò e Pedretti ritengono possibile questa paternità Marani è di parere opposto:
Ecco le dichiarazioni del Professor Pietro Cesare Marani, specialista dell’architettura di Leonardo Da Vinci, che é scettico sulla paternità di Leonardo Da Vinci per il Rivellino dopo aver analizzato i progetti dei rivellini di Leonardo comparati con il Rivellino di Locarno.
(vedi interviste sul sito internet: http://www.youtube.com/watch?v=kdNxv39wjT4)
1) I test delle calci al carbonio 14 da lui richiesti ed effettuati da esperti del Politecnico di Milano non hanno dato i risultati sperati;
2) La tipologia interna non è leonardesca;
3) Le troniere sono troppo grandi e troppo vicine;
4) La scarpata è troppo ripida.
La vostra, la si può considerare quindi solo un’ipotesi aggiunge Marani e forse sarà solo di lontananza influenza leonardesca.
Ma vi è di più: la vicesindaco Zaninelli nega che abbatteranno le case su Via alla Motta; ma allora perché nel Messaggio vi sono le ricostruzioni tridimensionali eseguite dalla SUPSI (vedi allegati) e se non si abbatteranno quegli stabili il Rivellino rimarrà nascosto come lo è ora e non sarà facilmente raggiungibile. Se così non è, per quali motivi queste proiezioni sono state allegate al Messaggio municipale?
Lasciamo ai lettori trarre le loro conclusioni.
Silvano Bergonzoli, per i promotori del Referendum

lunedì 23 agosto 2010

“Siamo ancora visti come dei parvenu” G


Ieri Boris Bignasca dalle colonne del Mattino ha annunciato le sue dimissioni dal Gran Consiglio. Ne abbiamo approfittato per fare due chiacchiere con l’ormai ex più giovane deputato in Gran Consiglio.


Boris Bignasca, lei ieri dalle pagine del Mattino ha annunciato le sue dimissioni da deputato in Gran Consiglio. Come è maturata la sua decisione?
Negli ultimi mesi non sono riuscito a conciliare la politica e gli studi. Dipenderà forse dalla mia mancanza d’esperienza e di capacità, ma l’attività di parlamentare mi stava “rubando” troppe energie mentali. Purtroppo, anche se il “cuore” continuava a chiamare verso la politica, ho dovuto impormi di fare una scelta radicale e di dedicarmi alla mia formazione professionale in maniera più decisa.

Lei, nel 2007, fra gli eletti in Gran Consiglio era il più giovane. Adesso si ritira, e probabilmente lascerà il posto a qualcuno più vecchio di lei. Non crede che la Lega, nonostante raccolga molti voti dai giovani, abbia una deputazione un po’ in là con gli anni?
A livello anagrafico è un’analisi condivisibile, tuttavia, il gruppo della LEGA è stato scelto dalle cittadine e dai cittadini di questo Cantone e dunque ha la sua legittimazione popolare. I miei (ex) colleghi di gruppo, giovani e meno giovani, si sono battuti per gli interessi dei cittadini e per questa ragione sono stati premiati. Nonostante questo creando il Movimento Giovani Leghisti ho voluto dare un segnale di cambiamento, che pian piano potrebbe permettere un rinnovamento nelle file della Lega, in modo da dare ad ognuno un ruolo adeguato al suo impegno, alla sua esperienza e alle sue capacità. La questione principale, infine, è che tutta una fascia di persone non può permettersi di esporsi a livello politico come leghista, e per questa ragione gli unici a potersi candidare senza troppi problemi sono i pensionati…

Solo un anno fa Boris Bignasca era dato dal settimanale Caffè e altri media come possibile successore di Borradori in governo. Ora non solo annuncia le dimissioni, ma pure che non si ripresenterà nel 2011. Questo vuol dire che succederà a Borradori nel 2015? Oppure che nelle proprie ambizioni personali non rientra il Consiglio di Stato?
Né il Caffè né altri media si sono degnati di interpellarmi in merito a questa questione. Avrei risposto semplicemente che all’età di 23 anni è sicuramente troppo presto per pensare a qualsiasi tipo di ruolo esecutivo.
Già la mia elezione in Gran Consiglio è stata, sotto molto punti di vista, prematura. Una volta terminato il mio percorso formativo (anche se nella vita non si finisce mai di imparare) si potrà valutare meglio il mio futuro professionale e politico. Sinceramente, poi, non credo di avere né l’indole né le capacità per ricoprire un ruolo tecnicamente e politicamente complesso come quello del Consigliere di Stato, soprattutto in un sistema politico che ha fatto del compromesso un fine, e non un mezzo per il miglioramento di questo Cantone.

Lei si è impegnato molto nell’ultimo quadriennio per la Lega. L’impressione che si ha dall’esterno, è che la Lega è in una fase di crescita, ma ciononostante sembra che faccia di tutto per non ottenere un secondo seggio in governo. Come mai? Cosa vi da in cambio il PPD?
Credo sia necessario rendersi conto che nonostante la LEGA sia un movimento politico ormai affermato, siamo ancora visti come dei parvenu della società e della politica. Molti ticinesi si esprimono a favore del nostro movimento sia nelle votazioni che nelle elezioni, tuttavia, in molti ambiti professionali (R$I, amministrazione cantonale, enti pubblici e parapubblici vari, banche, assicurazioni, studi d’avvocatura, ecc) professarsi leghista complica la vita. Tutto ciò in un Cantone che su 181 comuni ha ancora solo due sindaci leghisti (Frasco e Novaggio).
Gli elettori decideranno nell’aprile 2011 quale fiducia dare alla lista della Lega, che credo sarà molto competitiva. Possiamo sperare che questa lista potrà fare un buon risultato. Credo, tuttavia, che lo “sdoganamento” di questo Movimento non sia ancora completato in molti settori della vita di questo Cantone, ed è dunque già un ottimo risultato poter contare su almeno un Consigliere di Stato.

Sempre oggi sul Mattino, date con enfasi la possibilità che Re Giorgio a Lugano si ricandidi. Un mese fa davate “l’uomo del monte”, alias Fulvio Pelli, futuro sindaco della città sul Ceresio. Da luganese, lei preferisce Re Giorgio o l’uomo del monte?
Da luganese non posso che accettare la scelta dei luganesi, che negli ultimi 30 anni è andata a favore di Re Giorgio. Credo tuttavia che lo scenario Pelli non sia ancora del tutto tramontato. In realtà preferirei, comunque, che tra i due litiganti l’elettorato luganese possa scegliere un sindaco leghista.

In autunno il Mattino dovrebbe presentarsi completamente rinnovato, con più pagine, nuovi redattori, e qualche cambiamento radicale. Ci può anticipare come si trasformerà il Mattino? E anche il Mattinonline vivrà un profondo rinnovamento?
Non abbiamo ancora completato la fase d’ attuazione. Nonostante ciò posso anticipare che la grafica verrà rinnovata e che stamperemo in quadricromia.
La LEGA dovrebbe avere un suo spazio definito e delimitato all’interno del giornale, che é e rimane un progetto editoriale legato al Movimento, ma anche indipendente. Stiamo lavorando affinché, inoltre, sul mattinonline (che è stato rinnovato a gennaio 2010) sia presente la versione completa del giornale domenicale da consultare sul modello e-paper. Infine posso anticipare che ci saranno anche nuovi redattori… affaire à suivre.ticinolibero

INTERPELLANZA Lega dei ticinesi Gambarogno

GAMBAROGNO IL NOSTRO CASTELLO

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