Tecnici o architetti che progettano ,ma sono in chiaro sulle leggi vigenti?
È chiaro che dopo aver sentito diversi genitori lamentarsi sulla sicurezza degli impianti abbiamo voluto verificare la situazione .
Gli impianti per attività sportive e di svago all’aperto consistono generalmente in un campo erboso, un
campo sintetico, una pista e diverse strutture e attrezzature di atletica leggera. Fin dall’inizio della progettazione
va dedicata la giusta attenzione alla sicurezza. Si devono osservare in particolare le pertinenti norme,
raccomandazioni e prescrizioni. Anche la costruzione e l’esercizio dell’impianto devono essere conformi alle
norme tecniche vigenti.
Evitare cadute nel vuoto nelle sovrastrutture
Negli edifici, le ringhiere e i parapetti adempiono un’importante funzione: proteggere dalle cadute nel
vuoto. Curiosi e intraprendenti per natura, i bambini sono un gruppo di utenti particolarmente a rischio
Base normativa:
norma SIA 358 «Ringhiere e parapetti»[1]
La progettazione di ringhiere, parapetti e simili elementi
di protezione anticaduta per le sovrastrutture e i relativi
accessi è regolata dalla norma SIA 358. Per sovrastrutture
si intendono, in particolare:
• gli edifici ad uso abitativo
• gli edifici adibiti alla formazione e all’insegnamento
• gli impianti per lo sport e il tempo libero• gli edifici amministrativi e di servizio
• gli edifici ad uso alberghiero, ristorativo e turistico
• le case di riposo e gli ospedali
• gli edifici di culto e culturali
Base legale: responsabilità
In base a un principio giuridico generale, colui che crea una
situazione di pericolo è tenuto ad approntare le misure di
sicurezza necessarie e ragionevoli per evitare eventuali danni.
In caso di danneggiamento subentra, in particolare, la
responsabilità del proprietario dell’opera: «Il proprietario di
un edificio o di un’altra opera è tenuto a risarcire i danni
cagionati da vizio di costruzione o da difetto di manutenzione.
»[2] Il proprietario deve quindi garantire che stato e
funzione della sua opera non mettano in pericolo niente
e nessuno. Se la costruzione e la funzione non sono sicure,
siamo di fronte a un «vizio della cosa». Le sentenze concernenti
i vizi di cose sono emesse in base alle norme e alle raccomandazioni
SIA quali «regole riconosciute dell’edilizia»
e allo «stato della tecnica».
Quando occorre un parapetto o una ringhiera?
Ogni superficie praticabile a persone per un uso normale
che presenta un rischio di caduta deve essere assicurata
con un elemento di protezione. Da un’altezza di caduta
di 100 cm un elemento di protezione è, di principio, necessario.
Fino a un’altezza di 150 cm la protezione può consistere
anche in provvedimenti che rendono più difficile l’accesso
ai margini delle superfici praticabili, come piante
o altro. Se il rischio di caduta è maggiore (SP 2 e 3), gli elementi
possono essere necessari già da altezze di caduta
inferiori.
Distanze di sicurezza
A seconda della disciplina sportiva vigono precise disposizioni
in materia di distanze di sicurezza. Le zone di sicurezza
devono essere prive di oggetti mobili o fissi come pali di illuminazione,
panchine, barriere o altro. I chiusini, i cordoli o i
rivestimenti duri all’interno delle zone di sicurezza, presenti
soprattutto nelle strutture più vecchie, vanno coperti con
materiale adeguato (PVC, erba sintetica, profili di gomma).
Se ci sono ringhiere, vie di passaggio o gradinate nelle immediate
vicinanze della pista, si raccomanda di predisporre
una zona di sicurezza priva di ostacoli di almeno 1 m lungo
tutta la corsia più esterna.
Reti
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