domenica 25 aprile 2010
È nato un municipio senza opposizione
Questo è quanto e successo oggi nel gambarogno.
Purtroppo sembra una barzelletta ma sia i PPD che il socialisti sono solo la costola mancante ai liberali, che se sarebbero saliti in 5 non avrebbe cambiato nulla.
Peccato non tanto per la lega ,che di tempo da aspettare ne ha tanto, ma per i bla bla del Gambarogno che ora potranno continuare a blaterare e a piangersi addosso senza neanche un pò di vergogna tanto avranno sempre la ragione di aver votato la scheda senza intestazione.
Purtroppo sembra una barzelletta ma sia i PPD che il socialisti sono solo la costola mancante ai liberali, che se sarebbero saliti in 5 non avrebbe cambiato nulla.
Peccato non tanto per la lega ,che di tempo da aspettare ne ha tanto, ma per i bla bla del Gambarogno che ora potranno continuare a blaterare e a piangersi addosso senza neanche un pò di vergogna tanto avranno sempre la ragione di aver votato la scheda senza intestazione.
C'è poco da festeggiare,ma andiamo avanti
Se noi piangiamo gli altri hanno poco da ridere.
Il voto di oggi poco rappresentativo per il Nuovo Gambarogno, .
La quantità enorme di schede senza intestazione pari a 1/3 dei votanti non lascia presagire niente di buono.
Se questa scheda vuol essere una protesta verso i partiti storici ,non hanno fatto che favorirli.
Ma ormai il gioco è fatto ora bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare per costruire un Gambarogno migliore .
anche se non sarà facile visto il rientro in massa dei già noti affaristi gambarognesi.
Qualcuno potrà recitare il mia culpa S.Nazzaro in primis .La valanga di schede senza intestazione non é servita a rimuovere chi con la cotta ha giocato contro di loro .
Dunque sono stati beffati due volte.
Il voto di oggi poco rappresentativo per il Nuovo Gambarogno, .
La quantità enorme di schede senza intestazione pari a 1/3 dei votanti non lascia presagire niente di buono.
Se questa scheda vuol essere una protesta verso i partiti storici ,non hanno fatto che favorirli.
Ma ormai il gioco è fatto ora bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare per costruire un Gambarogno migliore .
anche se non sarà facile visto il rientro in massa dei già noti affaristi gambarognesi.
Qualcuno potrà recitare il mia culpa S.Nazzaro in primis .La valanga di schede senza intestazione non é servita a rimuovere chi con la cotta ha giocato contro di loro .
Dunque sono stati beffati due volte.
venerdì 23 aprile 2010
Conflitto di interessi
In barba alla leggi vigenti e che vorrebbero far rispettare solo alla lega ,qualche Sindaco furbetto ha dato sfogo al suo ultimo colpo di coda.
Per non lasciare niente al caso, la cena dei dipendenti Comunali e avventizzi la organizzata nel proprio ristorante.
Sarebbe meglio prima di sentenziare su e come deve gestire i suoi candidati la lega, caro signora Sindaco é lei che deve rispettare le leggi vigenti nel Comune .
Per non lasciare niente al caso, la cena dei dipendenti Comunali e avventizzi la organizzata nel proprio ristorante.
Sarebbe meglio prima di sentenziare su e come deve gestire i suoi candidati la lega, caro signora Sindaco é lei che deve rispettare le leggi vigenti nel Comune .
GAMBAROGNO COMINCIAMO MALE
Visto che se ne é discusso anche negli alti ranghi spieghiamo :Prima bisogna assumere una persona per poterla licenziare.
Chi é stato assunto provvisoriamente senza un bando di concorso e lo si fà lavorare solo e comunque quando fa comodo al comune si chiama lavoro accessorio o operaio ausiliare .
Per puntualizzare una persona di 46 anni in grado di intendere e volere é capace di decidere se candidarsi con i liberali o candidarsi con la Lega dei Ticinesi, non crediamo che qualsiasi persona possa interferire nella vita privata di qualcun'altro
cercando di fargli pesare quel lasso di tempo che contribuisce al lavoro comunale.
Ci sembra scorretto verso la persona stessa e chi lo ha candidato.
la lega é abbituata a spiegare a che si candida nelle proprie liste, rischi doveri ed eventuali probblemi legati alla elegibilità.
Detto questo per chi non sa leggere vi presentiamo l'articolo della LOC
NOTA DOLENTE :APPRENDIAMO CHE TRA LE ALTRE COSE IL CANDIDATO IN QUESTIONE ESSENDO AUSILIARIO HA GIÀ LA LETTERA DI LICENZIAMENTO IN MANO
Eleggibilità
Art. 43 Sono eleggibili in consiglio comunale i cittadini del comune.
2 La carica è incompatibile con quella di consigliere di Stato, di municipale o supplente e di dipendente del comune e delle sue aziende.
3Possono pure fare parte del consiglio comunale i docenti di ogni ordine e i cittadini nominati dal comune con funzioni accessorie e non permanenti o che svolgono per incarico del Cantone o della Confederazione mansioni accessorie nell’ambito dell’amministrazione.
Anche se non si riesce a capire perchè i docenti si e gli operai no,se non é discriminazione questa!
Chi é stato assunto provvisoriamente senza un bando di concorso e lo si fà lavorare solo e comunque quando fa comodo al comune si chiama lavoro accessorio o operaio ausiliare .
Per puntualizzare una persona di 46 anni in grado di intendere e volere é capace di decidere se candidarsi con i liberali o candidarsi con la Lega dei Ticinesi, non crediamo che qualsiasi persona possa interferire nella vita privata di qualcun'altro
cercando di fargli pesare quel lasso di tempo che contribuisce al lavoro comunale.
Ci sembra scorretto verso la persona stessa e chi lo ha candidato.
la lega é abbituata a spiegare a che si candida nelle proprie liste, rischi doveri ed eventuali probblemi legati alla elegibilità.
Detto questo per chi non sa leggere vi presentiamo l'articolo della LOC
NOTA DOLENTE :APPRENDIAMO CHE TRA LE ALTRE COSE IL CANDIDATO IN QUESTIONE ESSENDO AUSILIARIO HA GIÀ LA LETTERA DI LICENZIAMENTO IN MANO
Eleggibilità
Art. 43 Sono eleggibili in consiglio comunale i cittadini del comune.
2 La carica è incompatibile con quella di consigliere di Stato, di municipale o supplente e di dipendente del comune e delle sue aziende.
3Possono pure fare parte del consiglio comunale i docenti di ogni ordine e i cittadini nominati dal comune con funzioni accessorie e non permanenti o che svolgono per incarico del Cantone o della Confederazione mansioni accessorie nell’ambito dell’amministrazione.
Anche se non si riesce a capire perchè i docenti si e gli operai no,se non é discriminazione questa!
martedì 20 aprile 2010
A TUTTI I LEGHISTI GAMBAROGNESI
Per la conquista di un posto nella sala dei bottoni ,onde poter controllare già dal nascere il nuovo Comune abbiamo bisogno di ognuno di voi e di tutti i vostri parenti e amici.
Per noi sono indispensabili le Schede di partito dunque votate solo per la nostra squadra.Il resto sarebbe aiutare gli altri
Per noi sono indispensabili le Schede di partito dunque votate solo per la nostra squadra.Il resto sarebbe aiutare gli altri
lunedì 19 aprile 2010
il carro davanti ai buoi
Elezioni nel Gambarogno : il carro davanti ai buoi
Potremmo anche sbagliarci ma, nel messaggio municipale n. 3/2010 riguardante la sede della nuova cancelleria che sarà insediata nei locali della Posta e risanamento uffici amministrativi, che il Municipio ha recentemente licenziato, qualche cosa non quadra.
Intanto ci piacerebbe sapere chi ha deciso che la sede del Comune del Gambarogno deve essere a Magadino e se aveva la competenza per decidere.
Risulta chiaro dal messaggio stesso che i lavori sono stati non solo deliberati, ma anche iniziati, e noi aggiungiamo quasi terminati, senza che il relativo credito di fr. 250'000.—sia stato approvato dal Consiglio comunale che si riunirà solo il 19.04.2010.
Quindi, diciamo noi, in crasso contrasto con la Legge che i Municipali hanno promesso di rispettare (sic!), ed in barba ed alla faccia dei Consiglieri comunali e degli elettori.
Il Municipio adduce a futili motivi di urgenza, che esistono solo nella mente di chi vuole imporre ai prossimi e nuovi amministratori comunali scelte già fatte, ritenendo che non siano capaci di farle da soli.
Il messaggio municipale dice anche che “per la ristrettezza dei termini anche la Commissione della gestione è stata informata prima della delibera”.
Questa dichiarazione ci sorprende e ci dà da pensare poiché di questa commissione fa parte un alto funzionario degli Enti locali.
Non possiamo dubitare della sua integrità; come funzionario dello Stato avrebbe fatto intervenire l’Autorità superiore, a meno che per le elezioni del 25.04.2010 ci sia in vista un qualche “pateracchio”.
Questa storia dell’urgenza fa ridere i polli e ci porta a pensare che il tutto faccia parte di un programma preorganizzato da parte di chi vuole che la gente non sia informata e si trovi davanti al fatto compiuto senza che abbia potuto dire la sua.
La prova sta nel fatto che nel febbraio 2010 la Posta ha informato la popolazione che “l’ufficio postale a Magadino sarà chiuso al 1° marzo e il servizio offerto all’interno della Cancelleria comunale”, quando già nel gennaio 2009 aveva incontrato le Autorità comunali che si sono dette favorevoli per la sua trasformazione in agenzia postale presso la Cancelleria comunale.
Strano a dirsi, ma il Comune di Magadino, contrariamente ai Comuni toccati dal problema della chiusura degli uffici postali che si battono, con becco ed unghie, per non rinunciare ad un servizio universale che mancando impoverisce il Paese, ha accettato con remissione e tace, soprattutto con la popolazione.
Ma i dubbi e gli interrogativi che nascono da questo strano comportamento ci impongono un ulteriore quesito a sapere se, qualora dopo l’accettazione (ovvia) del credito da parte del Consiglio comunale, i cittadini volessero esercitare il diritto di referendum.
Saranno i cittadini di Magadino (che sparirà il 25 aprile) o i cittadini di tutto il Gambarogno che potranno referendare una decisione del Consiglio comunale di Magadino?
Forse qualcuno, in questa schizofrenica ingiustificata e preoccupante corsa in vanti, ci saprà dare una risposta.
Intanto constatiamo, se ancora ce ne fosse bisogno, che la democrazia sta andando a ramengo, che impera l’arroganza e che il cittadino è sempre più considerato come “lo zotico di turno” da interpellare quando serve, ma comunque sempre da mungere.
Luciano Ranzoni
LdT Gambarogno
Potremmo anche sbagliarci ma, nel messaggio municipale n. 3/2010 riguardante la sede della nuova cancelleria che sarà insediata nei locali della Posta e risanamento uffici amministrativi, che il Municipio ha recentemente licenziato, qualche cosa non quadra.
Intanto ci piacerebbe sapere chi ha deciso che la sede del Comune del Gambarogno deve essere a Magadino e se aveva la competenza per decidere.
Risulta chiaro dal messaggio stesso che i lavori sono stati non solo deliberati, ma anche iniziati, e noi aggiungiamo quasi terminati, senza che il relativo credito di fr. 250'000.—sia stato approvato dal Consiglio comunale che si riunirà solo il 19.04.2010.
Quindi, diciamo noi, in crasso contrasto con la Legge che i Municipali hanno promesso di rispettare (sic!), ed in barba ed alla faccia dei Consiglieri comunali e degli elettori.
Il Municipio adduce a futili motivi di urgenza, che esistono solo nella mente di chi vuole imporre ai prossimi e nuovi amministratori comunali scelte già fatte, ritenendo che non siano capaci di farle da soli.
Il messaggio municipale dice anche che “per la ristrettezza dei termini anche la Commissione della gestione è stata informata prima della delibera”.
Questa dichiarazione ci sorprende e ci dà da pensare poiché di questa commissione fa parte un alto funzionario degli Enti locali.
Non possiamo dubitare della sua integrità; come funzionario dello Stato avrebbe fatto intervenire l’Autorità superiore, a meno che per le elezioni del 25.04.2010 ci sia in vista un qualche “pateracchio”.
Questa storia dell’urgenza fa ridere i polli e ci porta a pensare che il tutto faccia parte di un programma preorganizzato da parte di chi vuole che la gente non sia informata e si trovi davanti al fatto compiuto senza che abbia potuto dire la sua.
La prova sta nel fatto che nel febbraio 2010 la Posta ha informato la popolazione che “l’ufficio postale a Magadino sarà chiuso al 1° marzo e il servizio offerto all’interno della Cancelleria comunale”, quando già nel gennaio 2009 aveva incontrato le Autorità comunali che si sono dette favorevoli per la sua trasformazione in agenzia postale presso la Cancelleria comunale.
Strano a dirsi, ma il Comune di Magadino, contrariamente ai Comuni toccati dal problema della chiusura degli uffici postali che si battono, con becco ed unghie, per non rinunciare ad un servizio universale che mancando impoverisce il Paese, ha accettato con remissione e tace, soprattutto con la popolazione.
Ma i dubbi e gli interrogativi che nascono da questo strano comportamento ci impongono un ulteriore quesito a sapere se, qualora dopo l’accettazione (ovvia) del credito da parte del Consiglio comunale, i cittadini volessero esercitare il diritto di referendum.
Saranno i cittadini di Magadino (che sparirà il 25 aprile) o i cittadini di tutto il Gambarogno che potranno referendare una decisione del Consiglio comunale di Magadino?
Forse qualcuno, in questa schizofrenica ingiustificata e preoccupante corsa in vanti, ci saprà dare una risposta.
Intanto constatiamo, se ancora ce ne fosse bisogno, che la democrazia sta andando a ramengo, che impera l’arroganza e che il cittadino è sempre più considerato come “lo zotico di turno” da interpellare quando serve, ma comunque sempre da mungere.
Luciano Ranzoni
LdT Gambarogno
domenica 18 aprile 2010
INVITO A TUTTI I LEGHISTI GAMBAROGNESI
MERCOLEDÌ 21 ORE 19.00
SIETE TUTTI INVITATI AL
RISTORANTE CONSOLINA SAN.NAZZARO
APERITIVO CON IL NANO E IL CONSIGLIERE DI STATO
MARCO BORRADORI
SIETE TUTTI INVITATI AL
RISTORANTE CONSOLINA SAN.NAZZARO
APERITIVO CON IL NANO E IL CONSIGLIERE DI STATO
MARCO BORRADORI
SICUREZZA E AMBIENTE
Silvano Taddei, sposato, due figli tecnico d'illuminazione RSI Comano Programma per il nuovo Comune Gambarogno.
Obiettivi a corto e lungo termine
La sicurezza stradale innanzitutto, poi bisognerà avere un occhio di riguardo verso la sicurezza dei pedoni le piste ciclabili, le passeggiate sul litorale e le fermate dei bus senza tralasciare la sicurezza ferroviaria.
Fare le fermate ferroviarie a portata della gente, per esempio a Cadepezzo, Magadino bolle, Vira vignascia, a Ranzo paese, Dirinella. Svago al lago con scivoli e giochi acquatici, attracchi per barche. Più partecipazione regionale di tutto il Gambarogno a eventi cantonali.
Per i giovani che vivono nei paesi di confine basso Gambarogno si dovrà istituire delle infrastnitture di svago e giochi e non centralizzare il tutto a Magadino, La manutenzione delle strade collinari per una migliore vista panoramica; il rispetto delle leggi sulle siepi e le catene abusive dei parcheggi privati; sentieri e rive del lago dovranno essere una priorità. Puntare all'aiuto agli anziani , ai piccoli negozi di periferia privilegiare i trasporti mirati in soccorso dei bisognosi. Per la sicurezza dei cittadini pattugliamento di polizia appropriato. Di più per anziani e giovani.
SILVANO TADDEI.1
Lista LdT, Lista 3
N. 3 in Municipio
e N. 7 in Consiglio Comunale
ATTIVI PER IL BENE DELLA GENTE!
ATTIVI PER IL BENE DELLA GENTE!
Elettrici, elettori,
Gli abitanti del Gambarogno, hanno votato con una maggioranza evidente il progetto di aggregazione, perciò il 25 aprile nascerà il nuovo organo esecutivo e legislativo che darà un volto politico e un peso più importante all'incantevole riviera del Gambarogno. Far politica con tanti piccoli comuni oggigiorno è sempre più difficile, il rischio è che i grossi centri dettino le regole e quindi le scelte tirino l'acqua al suo mulino. Sono quindi fiera di appartenere e abitare in una regione che con la scelta dell'unione dei Comuni ha saputo riconoscere che c'è maggior forza politica se uniti. La nostra unione - non credo di esagerare- nel recente passato è stata ìa più
importante del sopraceneri. Per dirla tutta, con umiltà abbiamo anticipato i centri importanti quali Locamo e Bellinzona, che da decenni ne discutono senza ultimare.
Dal 1994 sono attiva nel movimento della Lega dei Ticinesi, ho deciso di partecipare alle elezioni del 25 aprile quale candidata al Consiglio Comunale del Gambarogno.
riunirsi questo
A mio avviso un progetto importante per la regione sia avere una sala attrezzata pluriuso dove i partiti le associazioni sportive, cultu-ì rali e i giovani del Gambarogno possano e svolgere le proprie attività, modello di "Maison des Associations" permetterebbe di sviluppare nuove idee.
Indiscutibile per la Riviera è l'indotto del turismo, occorre svilupparlo con
progetti comuni importanti, per esempio con l'apertura di un ostello per la gioventù; serve intensificare le manifestazioni culturali e popolari, valorizzare ancor meglio i sentieri che portano alle bellissime montagne Gambarogno.
Un progetto che mi piacerebbe vedere finalmente realizzato sono le mense (non per forza gratuite) scolastiche per i figli che frequentano l'asilo o le elementari, le quali sono un sostegno per ' tutte le mamme che per scelta o necessità devono lavorare. Per la" popolazione la possibilità di spostamento per studi e lavoro sono capitali. Ricordo che tutt'ora il collegamento Locamo - Bellinzona rimane un collo di bottiglia che causa alle economie private, aziende, Comuni e allo Stato inutili e considerevoli perdite finanziarie.
LELIA LÙSCHER
Lista LdT, N.3 candidata N. 9
in Consiglio Comunale
Elettrici, elettori,
Gli abitanti del Gambarogno, hanno votato con una maggioranza evidente il progetto di aggregazione, perciò il 25 aprile nascerà il nuovo organo esecutivo e legislativo che darà un volto politico e un peso più importante all'incantevole riviera del Gambarogno. Far politica con tanti piccoli comuni oggigiorno è sempre più difficile, il rischio è che i grossi centri dettino le regole e quindi le scelte tirino l'acqua al suo mulino. Sono quindi fiera di appartenere e abitare in una regione che con la scelta dell'unione dei Comuni ha saputo riconoscere che c'è maggior forza politica se uniti. La nostra unione - non credo di esagerare- nel recente passato è stata ìa più
importante del sopraceneri. Per dirla tutta, con umiltà abbiamo anticipato i centri importanti quali Locamo e Bellinzona, che da decenni ne discutono senza ultimare.
Dal 1994 sono attiva nel movimento della Lega dei Ticinesi, ho deciso di partecipare alle elezioni del 25 aprile quale candidata al Consiglio Comunale del Gambarogno.
riunirsi questo
A mio avviso un progetto importante per la regione sia avere una sala attrezzata pluriuso dove i partiti le associazioni sportive, cultu-ì rali e i giovani del Gambarogno possano e svolgere le proprie attività, modello di "Maison des Associations" permetterebbe di sviluppare nuove idee.
Indiscutibile per la Riviera è l'indotto del turismo, occorre svilupparlo con
progetti comuni importanti, per esempio con l'apertura di un ostello per la gioventù; serve intensificare le manifestazioni culturali e popolari, valorizzare ancor meglio i sentieri che portano alle bellissime montagne Gambarogno.
Un progetto che mi piacerebbe vedere finalmente realizzato sono le mense (non per forza gratuite) scolastiche per i figli che frequentano l'asilo o le elementari, le quali sono un sostegno per ' tutte le mamme che per scelta o necessità devono lavorare. Per la" popolazione la possibilità di spostamento per studi e lavoro sono capitali. Ricordo che tutt'ora il collegamento Locamo - Bellinzona rimane un collo di bottiglia che causa alle economie private, aziende, Comuni e allo Stato inutili e considerevoli perdite finanziarie.
LELIA LÙSCHER
Lista LdT, N.3 candidata N. 9
in Consiglio Comunale
250-000 RAGIONI PER DIRE NO
250'0OO franchi, così tanto verrà a costare - visto che i lavori sono già in corso da diversi mesi - la nuova cancelleria per il Comune di Gambarogno. Non è tanto il costo in sé, che deve fare riflettere il cittadino, a meno che non si considerino anche i 400'000 Fr., già votati per il risanamento termo-energetico della casa Comunale, soldi tolti dalle tasche dei cittadini di Magadino. Il Municipio afferma di non aver avuto tempo per richiedere a tempo debito, ovvero prima di mettersi ad abbattere i muri, il credito necessario; ma tanto la Legge a suo dire lo consente. Che' il tempo non ci sia stato e che la Legge lo consenta... Permettetemi di dissentire e siccome reputo che i cittadini godono di una luce dell'intelletto più luminescente di certi consiglieri comunali e membri della Gestione; mi permetto di riportare parte del messaggio di minoranza che esporrò in Consiglio Comunale in data 19 aprile. Al cittadino trame le dovute conclusioni. In primo luogo il Municipio giustifica la mancata richiesta a tempo debito del credito, a causa della ristrettezza dei
tempi. Ritengo che il nostro esecutivo ha disposto in larga misura del tempo utile in considerazione del Art. 50 e art. 51 della LOG. Infatti era altro descritto nella Legge:
sessioni straordinarie
Art. 50 111 Consiglio comunale si riunisce in sessione straordineria: a) se il Municipio lo ritiene opportuno;
modo di convocazione Art. 51 ILe sessioni ordinarie e straordinarie sono convocate dal presidente d'intesa con il Municipio , con avviso all'albo comunale e comunicazione personale scritta ad ogni consigliere con l'indicazione del luogo, dell'ora e dell'ordinere del giorno. In caso di disaccordo sulla data di convocazione del Consiglio comunale, prevale l'opinione del presidente.4 2La convocazione deve avvenire con un preavviso di sette giorni salvo in caso d'urgenza, da riconoscersi dal Municipio e dal presidente. 1)
3La convocazione d'urgenza deve pervenire ai consiglieri entro il giorno antecedente la riunione.
Unico ostacolo all'urgenza poteva essere l'opinione contraria del Presidente del Consiglio Comunale.
Art 50
211 presidente decide sulla regolarità e sulla ricevibili-tà della domanda; d'accordo con il Municipio fìssa la data della sessione e ne ordina la convocazione. In caso di di-saccordo prevale l'opinione del presidente.
La seconda ragione del mio preavviso negativo verte sulla messa in discussione di far capo alla delega concessa dall'ari. 5a RALOC. L'articolo in questione cita:
Art. Sa 3) 1 II regolamento comunale stabilisce le deleghe decisionali a favore del municipio previste dall'ari. 13 cpv 2 LOG, avuto riguardo dei
seguenti criteri: Competenze secondo l'art. 13 cpv. 1 leti, e), g), h), 1) LOG
Pur potendo usufruire ai sensi della legge di tale delega, il Municipio ha omesso, a mio modo di vedere, di tenere in considerazione il limite della delega stessa dettalo dall'Ari. 21 del Regolamento comunale -per le spese non preventivate.
Art. 21 (art. 115 e 13 LOC)
II Municipio può fare spese correnti non prevenlivate senza il consenso del Consiglio comunale sino all'importo annuo di Fr. 20'000.-Sono inoltre delegate al Municipio le competenze dell'ari 13 lett. e), g), h), 1) LOC sino a decorrenza di Fr. 40'000.- per ogni caso.
Le spese annue di cui ai precedenti cpv, non devono comunque superare il 3% delle spese correnti globali del Comune e delle sue aziende registrate nei consuntivi dell'anno precedente. La richiesta di credito del messaggio di
Fr. 25OOOO.- supera "generosamente" il limile concesso di Fr .40'000.-, per un'opera che a mio modo di vedere doveva essere interamente delegata nella sua ideazione e messa in atto al nuovo comune del Gambarogno. Non da ultimo il mio parere negativo non è espresso solamente quale membro della Gestione, ma anche quale cittadina del ancora Comune di Magadino, alla cui cittadinanza viene richiesto di coprire parte del credito. È mio parere invece che l'intera opera debba essere addebitata al nuovo Comune, in quanto la "dote" che Magadino porta è già da ritenersi cospicua alla luce dei conti consuntivi". Come gambarognese trovo che la decisione avrebbe dovuto appartenere a tutti i cittadini del Gambarogno e non solo al Municipio di Magadino! Agli elettori del 25 aprile le considerazioni e scelte che il caso impone!
SABRINA FIALA
Già consigliere Comunale
del Comune di Magadino
tempi. Ritengo che il nostro esecutivo ha disposto in larga misura del tempo utile in considerazione del Art. 50 e art. 51 della LOG. Infatti era altro descritto nella Legge:
sessioni straordinarie
Art. 50 111 Consiglio comunale si riunisce in sessione straordineria: a) se il Municipio lo ritiene opportuno;
modo di convocazione Art. 51 ILe sessioni ordinarie e straordinarie sono convocate dal presidente d'intesa con il Municipio , con avviso all'albo comunale e comunicazione personale scritta ad ogni consigliere con l'indicazione del luogo, dell'ora e dell'ordinere del giorno. In caso di disaccordo sulla data di convocazione del Consiglio comunale, prevale l'opinione del presidente.4 2La convocazione deve avvenire con un preavviso di sette giorni salvo in caso d'urgenza, da riconoscersi dal Municipio e dal presidente. 1)
3La convocazione d'urgenza deve pervenire ai consiglieri entro il giorno antecedente la riunione.
Unico ostacolo all'urgenza poteva essere l'opinione contraria del Presidente del Consiglio Comunale.
Art 50
211 presidente decide sulla regolarità e sulla ricevibili-tà della domanda; d'accordo con il Municipio fìssa la data della sessione e ne ordina la convocazione. In caso di di-saccordo prevale l'opinione del presidente.
La seconda ragione del mio preavviso negativo verte sulla messa in discussione di far capo alla delega concessa dall'ari. 5a RALOC. L'articolo in questione cita:
Art. Sa 3) 1 II regolamento comunale stabilisce le deleghe decisionali a favore del municipio previste dall'ari. 13 cpv 2 LOG, avuto riguardo dei
seguenti criteri: Competenze secondo l'art. 13 cpv. 1 leti, e), g), h), 1) LOG
Pur potendo usufruire ai sensi della legge di tale delega, il Municipio ha omesso, a mio modo di vedere, di tenere in considerazione il limite della delega stessa dettalo dall'Ari. 21 del Regolamento comunale -per le spese non preventivate.
Art. 21 (art. 115 e 13 LOC)
II Municipio può fare spese correnti non prevenlivate senza il consenso del Consiglio comunale sino all'importo annuo di Fr. 20'000.-Sono inoltre delegate al Municipio le competenze dell'ari 13 lett. e), g), h), 1) LOC sino a decorrenza di Fr. 40'000.- per ogni caso.
Le spese annue di cui ai precedenti cpv, non devono comunque superare il 3% delle spese correnti globali del Comune e delle sue aziende registrate nei consuntivi dell'anno precedente. La richiesta di credito del messaggio di
Fr. 25OOOO.- supera "generosamente" il limile concesso di Fr .40'000.-, per un'opera che a mio modo di vedere doveva essere interamente delegata nella sua ideazione e messa in atto al nuovo comune del Gambarogno. Non da ultimo il mio parere negativo non è espresso solamente quale membro della Gestione, ma anche quale cittadina del ancora Comune di Magadino, alla cui cittadinanza viene richiesto di coprire parte del credito. È mio parere invece che l'intera opera debba essere addebitata al nuovo Comune, in quanto la "dote" che Magadino porta è già da ritenersi cospicua alla luce dei conti consuntivi". Come gambarognese trovo che la decisione avrebbe dovuto appartenere a tutti i cittadini del Gambarogno e non solo al Municipio di Magadino! Agli elettori del 25 aprile le considerazioni e scelte che il caso impone!
SABRINA FIALA
Già consigliere Comunale
del Comune di Magadino
Grazie per l'invito!
I lo declinato l'invito del Municipio a partecipare alla cerimonia di lunedì 19 aprile 2010, per ricordare i 167 anni di esistenza del nostro Comune. Non mi sento di aderire a questa anticipazione del "funerale" del Comune clic si consumerà il 25 aprile prossimo, perché lo trovo di cattivo gusto. L'invito a partecipare alla cerimonia, esteso solo "ai cittadini residenti nel Comune che hanno coperto la carica di Municipale in questi anni ed ai Consiglieri comunali", mi suona
come nient'altro che una mossa politica, con una chiamata al raduno per le elezioni del 25 aprile 2010.
Il Municipio invece di buttare i soldi dei contribuenti in aperitivi e buffet, destinati ai soli politici, avrebbe dovuto invece, a mio modo di vede-
re, fare un gesto verso coloro che pagano le imposte. Avrebbe potuto, senza nessuna difficoltà, ridurre il moltiplicatore d'imposta del 2009 del 10 %, restituendo così, a coloro che li hanno pagati, magari a fatica, quei soldi che avanzano nelle casse comunali e che
secondo il consuntivo 2009, ammontano a fr. 414'626.17. Il denaro, che i contribuenti di Magadino hanno pagato in troppo, va invece a finire nelle casse del nuovo Comune del Gambarogno , con tanti saluti.
Questo modo di gestire le risorse comunali non cambierà sintanto che gli elettori non avranno il coraggio di voltare pagina e procedere alla sostituzione dei vertici, Municipali compresi, con gente nuova, che pensa ed
agisce per la gente e non per la sola immagine di loro stessi. Ricordando il compianto Cons. di Stato Giuseppe Buffi, che aveva titolato (quando il Dovere cambiò nome) il suo articolo "Caro Dovere addio", mi permetto modestamente anch'io di dire "Caro Magadino addio".
LUCIANO RANZONI Lista LdT Gambarogno N. 3 (eletto in Municipio per 7 legislature) Candidato in Consiglio Comunale N. 6
come nient'altro che una mossa politica, con una chiamata al raduno per le elezioni del 25 aprile 2010.
Il Municipio invece di buttare i soldi dei contribuenti in aperitivi e buffet, destinati ai soli politici, avrebbe dovuto invece, a mio modo di vede-
re, fare un gesto verso coloro che pagano le imposte. Avrebbe potuto, senza nessuna difficoltà, ridurre il moltiplicatore d'imposta del 2009 del 10 %, restituendo così, a coloro che li hanno pagati, magari a fatica, quei soldi che avanzano nelle casse comunali e che
secondo il consuntivo 2009, ammontano a fr. 414'626.17. Il denaro, che i contribuenti di Magadino hanno pagato in troppo, va invece a finire nelle casse del nuovo Comune del Gambarogno , con tanti saluti.
Questo modo di gestire le risorse comunali non cambierà sintanto che gli elettori non avranno il coraggio di voltare pagina e procedere alla sostituzione dei vertici, Municipali compresi, con gente nuova, che pensa ed
agisce per la gente e non per la sola immagine di loro stessi. Ricordando il compianto Cons. di Stato Giuseppe Buffi, che aveva titolato (quando il Dovere cambiò nome) il suo articolo "Caro Dovere addio", mi permetto modestamente anch'io di dire "Caro Magadino addio".
LUCIANO RANZONI Lista LdT Gambarogno N. 3 (eletto in Municipio per 7 legislature) Candidato in Consiglio Comunale N. 6
LO CHIEDE ANCHE LA GENTE DEL GAMBAROGNO
LO CHIEDE ANCHE LA GENTE DEL GAMBAROGNO
Basta colonne sul piano di Magadino
Nel Gambarogno, dove sono imminenti le elezioni per il nuovo grande comune, i candidati della Lista 3 della Lega dei Ticinesi hanno già fatto alcune loro considerazioni. Preoccupati per la cattiva situazione del traffico, che tra poco sarà peggiorata ulteriormente dall'andirivieni dei camion che porteranno tonnellate di inerti nella nuova discarica di Quartino (voluta fortemente dal municipio di Magadino come regalo per il suo territorio di Quartino, a 100 metri dalle prime abitazioni!), i candidati Silvano Taddei, Cleto Ferrari e
Fabio Luraschi hanno discusso alcune idee su questo tema caldo. Di seguito lo scrìtto del candidato al Municipio Fabio Luraschi. Il raccordo A2 / Al 3: un'opportunità per il Gambarogno. Nei prossimi tempi il nuovo comune del Gambarogno deve partecipare attivamente alla progettazione del raccordo A2 / Al 3. Con Contone e Cadepezzo ormai il nuovo comune è dentro con due piedi nel piano di Magadino e non può più permettersi di stare a guardare, in attesa che altri progettano la viabilità tra Bellinzona
e Locamo. 11 rischio, grandissimo, è quello di restare tagliati fuori: tagliati dal flusso turistico, tagliati dal flusso economico. Il Gambarogno non deve diventare il vicolo cieco del Piano di Magadino. Anzi, partecipare bene alla pianificazione attuale permetterebbe di trovare gli accessi migliori a quest'importante asse futuro, permetterebbe di definire chiaramente zone di traffico veloce e zone con traffico lento, adatte anche allo svago e al tempo libero. Bisogna essere propositivi fin dall'inizio: solo così si otterrà un buon risultato. Stare a guardare dal
di fuori, per poi bloccare ogni idea o proposta non è sicuramente il modo corretto di agire, visto quello che c'è in gioco. Ormai non si può più restare dietro l'angolo a sbirciare fuori! Siamo in mezzo alla strada e bisogna stare attenti al camion che sta per sopraggiungere.
E poi c'è la situazione attuale del traffico. Andare da Gerra a Bellinzona può diventare un incubo. Ma non per il tratto del Gambarogno! È da Quartino che iniziano le code ed i problemi: rotonda dopo rotonda si avanza a passo d'uomo. Per questi
disagi occorre trovare subito una soluzione, bisogna motivare i progettisti a trovare delle alternative.
La gente è stufa di questo traffici congestionato!
FABIO LURASCHI Lista L d T, N.
candidato N 2 al Municipi candidato N 3 £
Consiglio Comunale!
Basta colonne sul piano di Magadino
Nel Gambarogno, dove sono imminenti le elezioni per il nuovo grande comune, i candidati della Lista 3 della Lega dei Ticinesi hanno già fatto alcune loro considerazioni. Preoccupati per la cattiva situazione del traffico, che tra poco sarà peggiorata ulteriormente dall'andirivieni dei camion che porteranno tonnellate di inerti nella nuova discarica di Quartino (voluta fortemente dal municipio di Magadino come regalo per il suo territorio di Quartino, a 100 metri dalle prime abitazioni!), i candidati Silvano Taddei, Cleto Ferrari e
Fabio Luraschi hanno discusso alcune idee su questo tema caldo. Di seguito lo scrìtto del candidato al Municipio Fabio Luraschi. Il raccordo A2 / Al 3: un'opportunità per il Gambarogno. Nei prossimi tempi il nuovo comune del Gambarogno deve partecipare attivamente alla progettazione del raccordo A2 / Al 3. Con Contone e Cadepezzo ormai il nuovo comune è dentro con due piedi nel piano di Magadino e non può più permettersi di stare a guardare, in attesa che altri progettano la viabilità tra Bellinzona
e Locamo. 11 rischio, grandissimo, è quello di restare tagliati fuori: tagliati dal flusso turistico, tagliati dal flusso economico. Il Gambarogno non deve diventare il vicolo cieco del Piano di Magadino. Anzi, partecipare bene alla pianificazione attuale permetterebbe di trovare gli accessi migliori a quest'importante asse futuro, permetterebbe di definire chiaramente zone di traffico veloce e zone con traffico lento, adatte anche allo svago e al tempo libero. Bisogna essere propositivi fin dall'inizio: solo così si otterrà un buon risultato. Stare a guardare dal
di fuori, per poi bloccare ogni idea o proposta non è sicuramente il modo corretto di agire, visto quello che c'è in gioco. Ormai non si può più restare dietro l'angolo a sbirciare fuori! Siamo in mezzo alla strada e bisogna stare attenti al camion che sta per sopraggiungere.
E poi c'è la situazione attuale del traffico. Andare da Gerra a Bellinzona può diventare un incubo. Ma non per il tratto del Gambarogno! È da Quartino che iniziano le code ed i problemi: rotonda dopo rotonda si avanza a passo d'uomo. Per questi
disagi occorre trovare subito una soluzione, bisogna motivare i progettisti a trovare delle alternative.
La gente è stufa di questo traffici congestionato!
FABIO LURASCHI Lista L d T, N.
candidato N 2 al Municipi candidato N 3 £
Consiglio Comunale!
Un territorio pregiato quello del Gambarogno, ma non fortunato come la sponda destra del Lago Maggiore. Una ferrovia che lo squarcia, dei progetti che

Un territorio pregiato quello del Gambarogno, ma non fortunato come la sponda destra del Lago Maggiore. Una ferrovia che lo squarcia, dei progetti che non partono e l'inattività politica che ha fermato lo sviluppo. Il 25 aprile 2010, i gam-barognesi hanno l'occasione di dimostrare il loro amore per il territorio votando Lega dei Ticinesi.
La Lega dei Ticinesi nel Gambarogno è presente sin dalla sua prima apparizione politica nel 1992, con una presenza ininterrotta nel Municipio di Maga-dino. Oggi, dopo l'aggregazione e la nascita del nuovo Comune di
Gambarogno i cittadini di questo splendido territorio devono fare una scelta per il loro futuro, nel rispetto delle tradizioni e del territorio in cui abitano. Il Gambarogno ha davanti a sé molte sfide, di cui molte dipendono dalle decisioni di Berna. La protezione fonica e il recupero del valore immobiliare lungo la linea ferroviaria Beìlinzona-Luino è una di quelle prioritarie; questo asse ferroviario ha assunto sempre più importanza nel traffico merci e l'impatto fonico sul Gambarogno è devastante. Il rumore, specialmente di notte, viene percepito fin dall'altra parte del Lago, con le comprensibili e insopportabili conseguenze lungo la linea che squarcia l'intero Gambarogno. In futuro le FFS intendono potenziare ulte-
riormente questa linea merci; sarà importante riaffermare l'obbligo di risanare fonicamente e ambientalmente "la lìnea, prima di ogni ulteriore aumento del traffico. Il Porto Regionale del Gambarogno stenta a de'col-lare. Se ne parla da alcuni decenni, ma le presunte maggioranze non ci sono mai riuscite. I prossimi anni saranno decisivi nella realizzazione di questa struttura, importante turisticamente ed economicamente, perché porterebbe al rilancio residenziale e turistico dell'intero comprensorio. La "fame" di posti barca è palese e la struttura di
Magadino accusa gli anni, oltre che la pressione del fiume.
Il centro sportivo di Magadino-Quartino dovrà essere valorizzato ulteriormente; le pregevoli iniziative, anche invernali, non sono sufficienti. Ci vuole una stretta collaborazione con il Centro Sportivo Nazionale della Gioventù di Tenero, con il quale si devono,creare sinergie capaci di aumentare l'uso della struttura. La viabilità nel comprensorio dovrà essere migliorata, in particolare negli attraversamenti di Contone e Quartino-Cadepezzo. D'estate questi abitati restano letteralmente ostaggi del
traffico di transito e non possono collegarsi alle altre frazioni; parallelamente, i collegamenti tra gli abitati a lago e il piano di Magadino sono anch'essi ostaggio del traffico, rendendo penoso e lungo il viaggio verso le città cantonali.
Insomma, non sono poche le sfide che attendono il nuovo Comune. Nuovo Comune, nuove persone, nuove idee, nuove forze! I cittadini del Comune di Gambarogno hanno la possibilità di fare una scelta in questo senso votando i candidati della Lega dei Ticinesi, preparati e vicini al territorio, alla sua gente e ai loro problemi. Forza Gambarogno, Forza Lega!
NORMAN GOBBI, Consigliere nazion
sabato 17 aprile 2010
QUELLO CHE VOGLIAMO.
Finanze
Sane e sotto controllo
per uno stabile moltiplicatore d'imposta
Sicurezza
Polizia vicina alla gente
e tolleranza zero per la criminalità
Scuola
A misura di bambino, funzionale
e senza investimenti faraonici
Cultura
Salvaguardia della nostra identità
e del nostro patrimonio culturale
Piano regolatore
Nuovi insediamenti abitativi e artigianali
nel rispetto del territorio
Mobilità
Equilibrio tra libertà di spostamento
e moderazione del traffico
Viabilità
Attenta alle esigenze del singolo,
del commerciante e dell'artigiano
Sport
Costante impegno a favore delle Associazioni sportive e dei nostri giovani
Tempo libero
Crescita, benessere e qualità di vita
per un rilassante tempo libero
Sane e sotto controllo
per uno stabile moltiplicatore d'imposta
Sicurezza
Polizia vicina alla gente
e tolleranza zero per la criminalità
Scuola
A misura di bambino, funzionale
e senza investimenti faraonici
Cultura
Salvaguardia della nostra identità
e del nostro patrimonio culturale
Piano regolatore
Nuovi insediamenti abitativi e artigianali
nel rispetto del territorio
Mobilità
Equilibrio tra libertà di spostamento
e moderazione del traffico
Viabilità
Attenta alle esigenze del singolo,
del commerciante e dell'artigiano
Sport
Costante impegno a favore delle Associazioni sportive e dei nostri giovani
Tempo libero
Crescita, benessere e qualità di vita
per un rilassante tempo libero
Bignasca: «Nel nuovo esercito solo aerei prodotti in Svizzera»
Bignasca: «Nel nuovo esercito solo aerei prodotti in Svizzera»
16/04/2010
Il presidente a vita della Lega dei ticinesi commenta così la prevista ristrutturazione dell’armata svizzera e il probabile acquisto di nuovi caccia.
Berna/Lugano – Non ha riservato sorprese il rapporto sulla strategia nazionale di difesa presentato ieri dal Consigliere federale Udc Ueli Maurer. E nessuna sorpresa si è avuta anche per quanto riguarda l'eventuale acquisto di nuovi aerei da combattimento, che dovrebbero sostituire la vetusta flotta di Tiger. Un tema caldo e che, da qui a settembre – quando il Consiglio Federale si esprimerà in merito –, sarà oggetto di dibattito e di contrapposizioni. In Ticino ci pensa il Nano a scagliare “la prima pietra”. «Ben vengano nuovi caccia – dice infatti a mattinonline – purché vengano prodotti in Svizzera». Un’ipotesi non del tutto campata in aria. «Basterebbe infatti – sostiene – che una qualche ditta, come per esempio la Pilatus, si impegnasse nella produzione di questo tipo di veicoli». Cosa che creerebbe più posti di lavoro in Svizzera e che incrementerebbe anche il nostro Pil. La produzione indigena di aerei da guerra – conclude poi Bignasca – «sarebbe più facilmente attuabile, qualora si collaborasse con l’Italia, con la Germania o con altri paesi europei che hanno già esperienza nel campo»- Affaire a suivre...
-liam-
16/04/2010
Il presidente a vita della Lega dei ticinesi commenta così la prevista ristrutturazione dell’armata svizzera e il probabile acquisto di nuovi caccia.
Berna/Lugano – Non ha riservato sorprese il rapporto sulla strategia nazionale di difesa presentato ieri dal Consigliere federale Udc Ueli Maurer. E nessuna sorpresa si è avuta anche per quanto riguarda l'eventuale acquisto di nuovi aerei da combattimento, che dovrebbero sostituire la vetusta flotta di Tiger. Un tema caldo e che, da qui a settembre – quando il Consiglio Federale si esprimerà in merito –, sarà oggetto di dibattito e di contrapposizioni. In Ticino ci pensa il Nano a scagliare “la prima pietra”. «Ben vengano nuovi caccia – dice infatti a mattinonline – purché vengano prodotti in Svizzera». Un’ipotesi non del tutto campata in aria. «Basterebbe infatti – sostiene – che una qualche ditta, come per esempio la Pilatus, si impegnasse nella produzione di questo tipo di veicoli». Cosa che creerebbe più posti di lavoro in Svizzera e che incrementerebbe anche il nostro Pil. La produzione indigena di aerei da guerra – conclude poi Bignasca – «sarebbe più facilmente attuabile, qualora si collaborasse con l’Italia, con la Germania o con altri paesi europei che hanno già esperienza nel campo»- Affaire a suivre...
-liam-
PORTO REGIONALE O ASSALTO ALLA DILIGENZA
Il porto regionale presentata a Magadino,per chi non l'ha capito vi segnala già due nomi da annoverare fra gli assalitori della diligenza .Da anni ormai mangiano soldi senza cavare un ragno dal buco a voi l'ardua sentenza
venerdì 16 aprile 2010
TADDEI SILVANO
TADDEI SILVANO
coniugato con Patrizia
ho due bambini di nome Näis e Jan
sono nato il 17 ottobre 1964 a Gerra Gambarogno
ove risiedo tutt`ora
Lavoro presso la RSI di Comano come tecnico dell `illuminazione dal 1991.
Sono molto legato alla mia regione il Gambarogno ed è per questo che ho scelto di abitarci con la mia famiglia . Ho soggiornato a lungo all `estero per lavoro, viaggiato come turista, ma il pensiero quando mi trovavo a molti chilometri di distanza era rivolto a questi meravigliosi paesi
sulla sponda del lago maggiore.
Per questo ho accettato di far parte a questo evento storico mettendomi a disposizione come candidato alla nascita del nuovo Comune Gambarogno presentandomi alle prossime elezioni del 25 aprile, consapevole di quanto ci aspetta
a ognuno che sarà eletto per poter lavorare attivamente e democraticamente alla costruzione del nuovo Comune.
Ho partecipato con grande entusiasmo in diverse società sportive regionali, quindi ora ancor di più
mi sento motivato a dare la mia disponibilità verso la popolazione del Gambarogno in
special modo ai giovani ed anziani per lo sviluppo ed al miglioramento di questo vasto territorio
che si estende da Contone a Dirinella.
A mio modo di vedere e da quanto si percepisce la popolazione ha bisogno da subito diverse migliorie:
- I trasporti sia su strada che Ferrovia con orari più mirati e con fermate più vicino ai nuclei abitativi
- Strade più sicure e riduzioni della velocità
- Marciapiede nelle zone come esempio Magadino superiore e Alabarda ecc.
- Una ciclopista
- Per anziani e persone bisognose o sole un miglior aiuto di natura fisica e finanziaria
- Ai giovani più infrastrutture per lo svago ed il tempo libero. Dare al Centro Sportivo più attratività e attività .
-salvaguardia del territorio
Mi sono avvicinato alla LEGA perché ?
La LEGA mi rappresenta in quanto é la voce del popolo ,questo mi piace in più si batte da sempre per chi ha realmente bisogno gli anziani e le famiglie. (Vedi meno tasse, più lavoro indigeno, meno spreco il tutto a favore dei bisognosi .)
Questo è quanto sento al momento per il futuro del nostro Gambarogno.
Come un padre di famiglia di FABIO LURASCHI

Come un padre di famiglia
La fusione dei comuni del Gambarogno è un’occasione per rinnovare le forze in campo a livello di Municipio e di Consiglio Comunale. Per questo motivo ho deciso di accettare la proposta di candidarmi alle prossime elezioni del 25 aprile. Inoltre è significativo vedere con una leggera brezza che cominciò a soffiare venti anni fa, ancora oggi soffia ed è aumentata di intensità: ormai sul Gambarogno soffia e continuerà a soffiare il Monscendrin della Lega dei Ticinesi, quel vento che i pescatori del lago temono perché all’improvviso ti fa ballare tanto la barca e non sai se tornerai a riva sano e salvo!
Voglio impegnarmi per far valere la volontà della gente, perché sono sicuro che se tutti potessero decidere come vogliono, molte cose in passato sarebbero andate in modo diverso. Perché il buon padre di famiglia non spreca risorse, soldi ed energie: è consapevole delle necessità dei suoi cari e come capofamiglia decide per loro nel modo che egli reputa migliore. E guarda sempre di essere efficiente; raggiunge lo scopo spendendo il meno possibile e camminando sulla via più breve. Questo è il mio modo di agire e pensare: odio infatti il falso perbenismo e l’ipocrisia, o chi si impone e si vende sfruttando l’ignoranza altrui. L’appagamento più bello per il capofamiglia è la felicità dei suoi cari, ecco. Sono sicuro che in questi due anni che seguono bisognerà decidere molti aspetti organizzativi in Gambarogno. Sembra però che gran parte sia stata già decisa e fissata: nel segno della continuità i pezzi della scacchiera sono già stati mossi, o lasciati lì dov’erano. Ma è proprio quello che i Gambarognesi vogliono? Dove volete la cancelleria? Dove siete più comodi con i servizi? Preferite un punto centrale o davvero passate tutti i giorni a Contone? Da quello che si sente sembra che i sindaci passati abbiano ridisegnato il nuovo comune avendo come modello il loro e focalizzandosi su di esso. Ma a me sembra che la realtà sia ben diversa: siamo di fronte a un nuovo grande comune, nuove dimensioni e soprattutto nuova gente. Nuove esigenze, nuove volontà. Cambiano anche i confini, politici e psicologici. Non più i vicini di prima, ma altre realtà comunali, altre interazioni. Non si guarda più il Piano di Magadino dal di fuori: ormai ci siamo dentro! E il padre di famiglia deve ripensare il tutto: creare opportunità di lavoro per lui e i famigliari, valorizzare il territorio, difendere la propria casa e il proprio giardino. Deve guardare avanti pieno di spirito di iniziativa, di buona volontà e con una motivazione forte forte.
La Lega dei Ticinesi mi è sempre piaciuta. Mio padre la vissuta dagli inizi, quando ancora si veniva visti come fuorilegge se si aderiva al movimento. Oggi questa consolidata realtà mi dà la possibilità di fare qualcosa per la gente e per la Lega. Ecco perché mi sento di seguire questa iniziativa e di impegnarmi per essa.
Sono nato e cresciuto a Neggio, nel Malcantone. Ho vissuto lì fino a venti anni. Poi mi sono trasferito per motivi professionali a Zurigo, dove sono stato per cinque anni. Da alcuni anni risiedo con la mia ragazza a Quartino, nella zona del Luserte. Professionalmente mi occupo di consulenza finanziaria per le piccole e medie imprese, come dipendente di un grande istituto finanziario, non bancario. Nel tempo libero mi piace accompagnare un pescatore sul Lago Maggiore: con la sua barca peschiamo con i cani e con la tirlindana. Mi interesso anche di storia ticinese. Ho svolto il servizio militare nel servizio del treno, con i cavalli da soma, e sono diventato ufficiale. Ritengo che la formazione continua sia lo strumento migliore per restare sempre a giorno con le novità ed essere pronto alle nuove sfide lavorative.
Il mio programma mette come priorità il traffico nel Gambarogno e dal Gambarogno verso Locarno, Bellinzona e la vicina Italia. Legato alla miglioria del traffico vi è anche il tema di una buona gestione del territorio: le famiglie devono poter essere contente della vita nel Gambarogno e non devono subire disservizi e esternalità negative. Un esempio: la nuova discarica di inerti di Quartino è ormai una cosa decisa e pressoché impossibile ipotizzare un ricorso, visto l’attuazione del PUC (Piano di utilizzo cantonale). Vista la sua posizione a ridosso delle prime abitazioni del nucleo di Quartino, che almeno i soldi promessi dal Cantone vengano impiegati per ridurre al massimo le influenze negative sulla gente vicina e sulle persone che transiteranno sulla strada Bellinzona-Locarno (altrimenti a causa della polvere non vedranno nemmeno il cartellone turistico Benvenuti in Gambarogno!).
Viva il Gambarogno e la sua gente! La Lega c’è.
sabato 10 aprile 2010
Presentiamo Cleto Ferrari

Cleto Ferrari
Classe 1963, di origini bleniesi, sposato con Sonia e con i bimbi Sara, Mila, Sini, Geo e Lio risiediamo a S. Abbondio. Le radici sono legate al mondo rurale. Con la laurea in economia aziendale a Zurigo, ho completato esperienze e regole di vita legate alla natura, con quelle dell’economia e dell’imprenditoria.
Nell’ambito professionale ho ricoperto per sei anni il ruolo di responsabile del personale Croce Rossa Svizzera del centro rifugiati di Castione. Dal gennaio 1995 cotitolare di un’azienda agricola viticola in Valle di Blenio. Dal 1995 sono Segretario agricolo dell’Unione contadini ticinesi, associazione che promuove il ceto agricolo cantonale.
L’attività pubblica svolta sia a livello di esecutivo, sia a livello legislativo, e il costante lavoro da esterno a diretto contatto con l’amministrazione cantonale, mi ha permesso di avere una discreta visione d’assieme dell’apparato statale.
Operando nel settore privato sono giornalmente confrontato ad aspetti economici e finanziari. Ho regolare contatti con i media cantonali e nell’ambito lavorativo ricopro anche il ruolo di rappresentante dell’editore del settimanale Agricoltore Ticinese.
Il settore agricolo conta poco più dell'1% della popolazione attiva. Nella mia attività professionale ho promosso gli interessi agricoli cercando di farli coincidere il più possibile a quelli generali del cantone. Quella della collaborazione e della coesione d'intenti con tutta la società è l'unica via percorribile anche nell'attuale contesto politico agricolo ed economico.
Sono promotore e responsabile di progetti con interessanti ricadute per il Ticino rurale, la gestione del territorio e la conoscenza del settore agroalimentare, spaziando dalla gestione agricola delle selve castanili, all'agriturismo, al marketing con la creazione del marchio di garanzia Ticino (marchio territoriale), alla collaborazione con il settore turistico e artigianale, al coinvolgimento delle famiglie ticinesi con il primario attraverso il nostro settimanale Agricoltore Ticinese. Giornale che cerca di gettare le basi tra i cittadini, le famiglie con bambini e la natura gestita dall’uomo presentando un’ampia paletta di occasioni che vano dalla coltivazione dell’orto, a conoscenze alimentari e della trasformazione di prodotti anche a livello casalingo o programmi didattici come Scuola in Fattoria.
In questi anni ho potuto lavorare a stretto contatto dell'amministrazione cantonale, dei comuni, delle regioni, di enti pubblici ma anche di associazioni padronali.
Il mio potrebbe sembrare un profilo specifico legato al settore agricolo. Non credo in quanto pur essendo attivo nel settore primario lavoro soprattutto con criteri sovraregionali (per non dire cantonali), intersettoriali e soprattutto promuovendo l'interesse generale del cantone. Il fatto di lavorare a stretto contatto dell'amministrazione mi ha permesso di conoscerne pregi e difetti. Credo che proprio in questo ambito si presentino margini di miglioramento non indifferenti sia a livello organizzativo che a livello di conduzione e motivazione del personale.
Credo profondamente nel ruolo dell’ente pubblico.
Ambiti politici ricoperti
-dal 1992 al 1996 municipale a Ludiano
-dal 1999 Gran Consigliere, membro:
.della Commissione speciale delle bonifiche fondiarie;
.della Commissione speciale della pianificazione;
.della Commissione speciale tributaria (dal 2003-06);
.della Commissione petizioni e ricorsi (dal 2007-10);
.dell’Ufficio presidenziale (al 2010);
-dal 2000 al 2003 municipale a Ludiano
-dal 2004 municipale a S. Abbondio
-dal 2004 membro della delegazione
consortile del Piano Regolatore del Gambarogno (in revisione)
Hobby e sport Calcio
Innesto alberi, in particolare castagni
Muri a secco e recupero rustici
Gestione del bosco
Viticoltura
Classe 1963, di origini bleniesi, sposato con Sonia e con i bimbi Sara, Mila, Sini, Geo e Lio risiediamo a S. Abbondio. Le radici sono legate al mondo rurale. Con la laurea in economia aziendale a Zurigo, ho completato esperienze e regole di vita legate alla natura, con quelle dell’economia e dell’imprenditoria.
Nell’ambito professionale ho ricoperto per sei anni il ruolo di responsabile del personale Croce Rossa Svizzera del centro rifugiati di Castione. Dal gennaio 1995 cotitolare di un’azienda agricola viticola in Valle di Blenio. Dal 1995 sono Segretario agricolo dell’Unione contadini ticinesi, associazione che promuove il ceto agricolo cantonale.
L’attività pubblica svolta sia a livello di esecutivo, sia a livello legislativo, e il costante lavoro da esterno a diretto contatto con l’amministrazione cantonale, mi ha permesso di avere una discreta visione d’assieme dell’apparato statale.
Operando nel settore privato sono giornalmente confrontato ad aspetti economici e finanziari. Ho regolare contatti con i media cantonali e nell’ambito lavorativo ricopro anche il ruolo di rappresentante dell’editore del settimanale Agricoltore Ticinese.
Il settore agricolo conta poco più dell'1% della popolazione attiva. Nella mia attività professionale ho promosso gli interessi agricoli cercando di farli coincidere il più possibile a quelli generali del cantone. Quella della collaborazione e della coesione d'intenti con tutta la società è l'unica via percorribile anche nell'attuale contesto politico agricolo ed economico.
Sono promotore e responsabile di progetti con interessanti ricadute per il Ticino rurale, la gestione del territorio e la conoscenza del settore agroalimentare, spaziando dalla gestione agricola delle selve castanili, all'agriturismo, al marketing con la creazione del marchio di garanzia Ticino (marchio territoriale), alla collaborazione con il settore turistico e artigianale, al coinvolgimento delle famiglie ticinesi con il primario attraverso il nostro settimanale Agricoltore Ticinese. Giornale che cerca di gettare le basi tra i cittadini, le famiglie con bambini e la natura gestita dall’uomo presentando un’ampia paletta di occasioni che vano dalla coltivazione dell’orto, a conoscenze alimentari e della trasformazione di prodotti anche a livello casalingo o programmi didattici come Scuola in Fattoria.
In questi anni ho potuto lavorare a stretto contatto dell'amministrazione cantonale, dei comuni, delle regioni, di enti pubblici ma anche di associazioni padronali.
Il mio potrebbe sembrare un profilo specifico legato al settore agricolo. Non credo in quanto pur essendo attivo nel settore primario lavoro soprattutto con criteri sovraregionali (per non dire cantonali), intersettoriali e soprattutto promuovendo l'interesse generale del cantone. Il fatto di lavorare a stretto contatto dell'amministrazione mi ha permesso di conoscerne pregi e difetti. Credo che proprio in questo ambito si presentino margini di miglioramento non indifferenti sia a livello organizzativo che a livello di conduzione e motivazione del personale.
Credo profondamente nel ruolo dell’ente pubblico.
Ambiti politici ricoperti
-dal 1992 al 1996 municipale a Ludiano
-dal 1999 Gran Consigliere, membro:
.della Commissione speciale delle bonifiche fondiarie;
.della Commissione speciale della pianificazione;
.della Commissione speciale tributaria (dal 2003-06);
.della Commissione petizioni e ricorsi (dal 2007-10);
.dell’Ufficio presidenziale (al 2010);
-dal 2000 al 2003 municipale a Ludiano
-dal 2004 municipale a S. Abbondio
-dal 2004 membro della delegazione
consortile del Piano Regolatore del Gambarogno (in revisione)
Hobby e sport Calcio
Innesto alberi, in particolare castagni
Muri a secco e recupero rustici
Gestione del bosco
Viticoltura
Programma
Un Gambarogno diverso?
Entro fine mese si voterà per il nuovo Municipio del Gambarogno nato dalla fusione di ben 9 Comuni.
Un cambiamento non indifferente. Al momento la campagna elettorale sembra molto sobria come sobria è stata l’accoglienza della nascita del nuovo Comune.
Eppure è in questo momento che dovrebbero uscire idee e progettualità contagiose per il futuro di questo vasto comprensorio.
Bisogna ammettere che per mettere in moto una nuova struttura amministrativa di questa portata va fatto un lavoro importante a livello organizzativo. Forse proprio perché questo lavoro è stato privilegio di pochi, legittimati non si sa bene da chi, sono stati anche pochi ad essere contagiati da questo importante evento.
Le mie sensazioni scaturiscono da una conoscenza un poco distaccata, quasi da osservatore esterno di questa realtà, risiedendo da relativamente poco nel Gambarogno. Eppure mi sento parecchio coinvolto in quanto la mia famiglia è parte di questo comprensorio.
Personalmente ero contrario alla fusione con le modalità proposte. Il fatto di includere il Comune di Contone nel nuovo comune Gambarogno era inopportuno. Il discorso delle fusioni a mio parere ha una logica se con la creazione di una più vasta e nuova amministrazione si crea efficienza; efficienza che di regola nelle regioni marginali è data da affinità delle problematiche da affrontare, mentre per le zone centrali avviene tramite la creazione di veri e propri agglomerati. Includere Contone nel resto del Gambarogno significa disperdere le energie. I comuni lacustri sono confrontati con problematiche legate al turismo, alla gestione esemplare del territorio e delle rive lago e alla vicinanza con il confine. Contone è invece area residenziale e artigianale-industriale per cui il nuovo Municipio dovrà disperdere energie con nuovi problemi e avrà maggiore difficoltà a creare unità d’intenti tra i cittadini toccati da problematiche molto differenti.
Comunque è ora che dobbiamo parlare del nostro futuro altrimenti perderemmo una grande occasione.
Penso che a breve dovremmo rivendicare e ottenere ascolto nelle commissioni interregionali dei trasporti che si occupano anche dei progetti d’agglomerato. In questi gremi dovremmo riuscire a portare le nostre esigenze in merito alla mobilità lenta e pubblica per trovare anche i finanziamenti necessari. Piste ciclabili e pedonali, una stazione a Quartino vanno assolutamente realizzati con finanziamenti non indifferenti che possono essere attinti solo in questi ambiti grazie ad importanti aiuti federali.
Un altro discorso che va affrontato a breve è quello di una reimpostazione del nuovo Piano Regolatore, carente a livello di regionalizzazione e del riconoscimento delle piccole attività artigianali e legate ai servizi, delle esigenze della ristorazione e del turismo in generale e di spazi pubblici. Con delle varianti di PR potrebbero essere trovate soluzioni relativamente in fretta con un dislocamento sul territorio di apposite microzone.
A noi favorevole è il Piano Direttore che ci riconosce l’esigenza di maggiori posteggi per cui questo aspetto potrebbe essere maggiormente organizzato e conciliato ad altre esigenze come ad esempio la ristorazione.
Nell’ambito dell’importante ruolo che ricopre la sicurezza per l’attrattività residenziale, i comuni che si situano sul confine vanno rinvigoriti e non lasciati a mo di museo. Bisogna ricordare che il primo controllo fatto al confine avviene dalla popolazione residente, ma se non creiamo condizioni ideali per risiedere tutto l’anno ciò non potrà avvenire e andrà a scapito anche della sicurezza di tutto il comprensorio.
Per un Comune che si sviluppa su di una lunghezza di oltre 15 km è stato un errore potenziare unicamente un centro sportivo a Quartino fortemente sbilanciato verso nord.
Vanno realizzati altri spazi anche nei comuni più discosti e renderli fruibili e di facile accesso a tutti gli abitanti.
Siamo carenti in spazi pubblici, in piazze da valorizzare in tutti i comuni e nel ricupero di manufatti di valore paesaggistico.
Il discorso lago dovrebbe conoscere uno sviluppo di spazi di attracco per barche e di valorizzazione di spazi gestiti per i bagnanti. La scheda di Piano direttore assegna sufficienti criteri per la questione porto per cui questo ambito è in grande parte già regolamentato.
Un discorso a medio termine è quello della gestione del territorio. Per questioni paesaggistiche e turistiche, ma anche di sicurezza dobbiamo gestire maggiormente il bosco e gli ultimi spazi verdi. Anche il sedime ferroviario dovrebbe essere maggiormente curato e per fare questo bisogna assolutamente coinvolgere le FFS quale proprietario. La gestione del territorio va impostata in modo che non pesi troppo sulle finanze pubbliche ma non dobbiamo nemmeno dimenticare che i giardinieri attivi nel Gambarogno sono parecchi.
Per il collegamento A2-A13 non ci resta che rivendicare un valido aggancio con il Gambarogno a Quartino cosa che in passato purtroppo è stata sottovalutata. Mentre che per Quartino e Contone non rimane che limitarsi a rivendicare con convinzione validi collegamenti pedonali, per i mezzi pubblici e vere ciclopiste (e non percorsi ciclabili) in un futuro prossimo indispensabili in quella che è la zona più pianeggiante del Ticino. Per fare questo il nuovo tracciato A2-A13 deve avere un carattere estremamente drenante da togliere il traffico dagli abitati e dall’attuale strada che andrebbe ristretta appunto per lasciare spazio a tutte le altre possibilità di mobilità elencate.
Solo con chiari obiettivi per il futuro comune potremo sostenere le numerose associazioni presenti sul territorio e condurre loro nuove linfe. Anche il personale del nuovo Comune va motivato e coinvolto e fatto parte di chiari obiettivi.
Il Gambarogno ci è stato tramandato bello, non dobbiamo rovinarlo e continuare a farlo vivere.
Cleto Ferrari Lista 3 LEGA Municipio Gambarogno
giovedì 8 aprile 2010
La propria storia, la propria cultura
La propria storia, la propria cultura e, la propria lingua fanno di ogni Comunità un bene da tutelare e
proteggere, in primis con interventi di natura amministrativa.
Il nostro impegno è dunque quello di far riscoprire le peculiarità dei nostri territori, numerosissime
ed affascinanti ma da sempre considerate poco importanti rispetto a forme di espressione artistica e
culturale provenienti da zone che nulla hanno a che fare con noi.
E’ fondamentale considerare sempre che la cultura non deve essere considerata un costo, ma al
contrario deve essere vista come un vero investimento per l’Amministrazione comunale, in ottica
turistica ma soprattutto a livello di immagine per quel Comune che decide di occuparsene in modo
serio ed intelligente.
Un campo verso il quale l’Ente locale avrà un occhio di riguardo sarà dunque quello della cultura
tradizionale: usi, costumi, saggezza popolare, gastronomia locale, manifestazioni teatrali, feste
stagionali, espressioni etnomusicali, letteratura ed arte popolarie Si dovrà partire dalla constatazione
che l’identità culturale e storica del nostro popolo è un bene primario, onde la necessità di una
sostanziosa valorizzazione attraverso una serie di interventi, anche in accordo con altri Enti locali,
che andranno dal rilancio di manifestazioni dimenticate o decadute, all’organizzazione di convegni
sulle materie in questione, all’edizione di pubblicazioni illustrative.
Ovviamente non mancheranno le occasioni di confronto con forme di espressione artistica
contemporanee, poiché dal confronto tra tradizione locale ed innovazione può nascere nel cittadino
una migliore consapevolezza della cultura e delle sue trasformazioni nel corso del tempo.
Saranno inoltre concessi aiuti ed incentivi a quelle associazioni che si occupano di ricostruire, con
le loro azioni, la personalità storica e culturale della Comunità.
In definitiva, il nostro impegno verterà nel promuovere una politica culturale in armonico equilibrio
tra tradizione e modernità, volta al recupero della nostra identità ma contemporaneamente pronta a
coglierne le modificazioni in atto.
La cultura deve essere considerata un elemento fondamentale della nostra Comunità. Saperla
valorizzare, nel pieno rispetto della tradizione ma anche in una contemporanea prospettiva di
innovazione, costituisce un validissimo strumento per promuovere l’intero territorio e diffonderne la
conoscenza anche al di fuori dell’ambito locale.
proteggere, in primis con interventi di natura amministrativa.
Il nostro impegno è dunque quello di far riscoprire le peculiarità dei nostri territori, numerosissime
ed affascinanti ma da sempre considerate poco importanti rispetto a forme di espressione artistica e
culturale provenienti da zone che nulla hanno a che fare con noi.
E’ fondamentale considerare sempre che la cultura non deve essere considerata un costo, ma al
contrario deve essere vista come un vero investimento per l’Amministrazione comunale, in ottica
turistica ma soprattutto a livello di immagine per quel Comune che decide di occuparsene in modo
serio ed intelligente.
Un campo verso il quale l’Ente locale avrà un occhio di riguardo sarà dunque quello della cultura
tradizionale: usi, costumi, saggezza popolare, gastronomia locale, manifestazioni teatrali, feste
stagionali, espressioni etnomusicali, letteratura ed arte popolarie Si dovrà partire dalla constatazione
che l’identità culturale e storica del nostro popolo è un bene primario, onde la necessità di una
sostanziosa valorizzazione attraverso una serie di interventi, anche in accordo con altri Enti locali,
che andranno dal rilancio di manifestazioni dimenticate o decadute, all’organizzazione di convegni
sulle materie in questione, all’edizione di pubblicazioni illustrative.
Ovviamente non mancheranno le occasioni di confronto con forme di espressione artistica
contemporanee, poiché dal confronto tra tradizione locale ed innovazione può nascere nel cittadino
una migliore consapevolezza della cultura e delle sue trasformazioni nel corso del tempo.
Saranno inoltre concessi aiuti ed incentivi a quelle associazioni che si occupano di ricostruire, con
le loro azioni, la personalità storica e culturale della Comunità.
In definitiva, il nostro impegno verterà nel promuovere una politica culturale in armonico equilibrio
tra tradizione e modernità, volta al recupero della nostra identità ma contemporaneamente pronta a
coglierne le modificazioni in atto.
La cultura deve essere considerata un elemento fondamentale della nostra Comunità. Saperla
valorizzare, nel pieno rispetto della tradizione ma anche in una contemporanea prospettiva di
innovazione, costituisce un validissimo strumento per promuovere l’intero territorio e diffonderne la
conoscenza anche al di fuori dell’ambito locale.
mercoledì 7 aprile 2010
Cari leghisti ci stiamo preparando per voi.
YES WE CAN con voi possiamo farcela
Tutte le informazioni le riceverete a casa con un edizione speciale del mattino
Tutte le informazioni le riceverete a casa con un edizione speciale del mattino
lunedì 5 aprile 2010
LEGA = CITTADINI
Da sempre, la Lega ha come propri interlocutori privilegiati i cittadini e le comunità locali.
Tra le diverse realtà territoriali, il Comune rappresenta il livello più vicino al cittadino e
l’istituzione a cui i cittadini si rivolgono, in cui si riconoscono e si identificano.
Proprio il legame con il territorio rappresenta la forza propulsiva, il valore aggiunto della Lega
. I territori – e quindi anche i Comuni – devono ritornare ad essere considerati come luoghi
attivi, non passivi perché soggetti ai trasferimenti dalle istituzioni centrali. Luoghi dove si
svolge quotidianamente la vita dei cittadini. Luoghi dove il cittadino vuole vivere bene ed in
tranquillità.
Le elezioni comunali rappresentano, nel nostro sistema istituzionale, uno dei momenti di più alta
partecipazione civica dei cittadini (non solo in termini di affluenza ai seggi). Questo perché il
Comune, realtà presente nel nostro Paese ormai da centinaia di anni, è il luogo simbolo dove si
manifesta la partecipazione democratica e la crescita sociale di una Comunità. Il cittadino si
identifica nel Comune dove vive. Tende ad interessarsi di ciò che lo riguarda. E matura, quindi, una
forte consapevolezza a voler partecipare direttamente, con il proprio voto democratico, al
miglioramento dell’attività amministrativa del proprio Comune, ed indirettamente al miglioramento
della qualità della propria vita.
Ora, la realizzazione di un qualsiasi programma amministrativo, come dovrebbe sempre avvenire,
avrà il suo giusto valore se verrà appositamente accompagnata da azioni di potenziamento dei
sistemi di comunicazione e da procedure di trasparenza e di costante informazione dei cittadini. Gli
organi politici e l’apparato amministrativo di un Comune devono sempre avere come riferimento i
cittadini, ai quali devono essere sempre garantiti la conoscenza e l’accesso alle prestazioni e la
trasparenza delle decisioni che ricadranno sulla Comunità, quindi su di loro. Pertanto, il dialogo
permanente e continuo con i cittadini dovrà sempre essere un impegno prioritario per qualsiasi
amministrazione leghista.
Un’amministrazione comunale guidata dalla Lega gambarognese dovrà, allora, creare un dialogo costante
con la propria cittadinanza. Solo con il dialogo e, soprattutto, attraverso l’ascolto dei problemi della
Comunità sarà possibile affrontare ogni situazione al meglio, offrendo quei servizi e quelle risposte
che il cittadino reclama. La trasparenza, quindi, dovrà rappresentare il principio-guida per tutta la
macchina amministrativa. Un comportamento che poi permetterà di coinvolgere – nel limite delle
possibilità fornite dalla Legge – i cittadini nelle scelte più importanti per il Comune.
L’impegno amministrativo, se riflettiamo, è un modo per servire la propria Comunità, e quindi deve
essere compiuto con quello spirito di servizio che da sempre accompagna l’azione della Lega
e dei suoi rappresentanti nelle istituzioni.
Amministrare un Comune è un compito sicuramente difficile. Ma i sacrifici si fanno per un nobile
fine: il bene della propria Comunità.
Un Programma, quindi, dovrà dare le giuste risposte che i cittadini aspettano. Risposte concrete,
non semplici affermazioni di principio. Perché se c’è bisogno di una strada nuova, bisognerà trovare
il modo di realizzarla; se c’è bisogno di una scuola nuova, l’amministrazione comunale dovrà fare
di tutto per costruirla; se sul territorio comunale c’è necessità di maggiore sicurezza, i cittadini
devono poter essere sicuri, soprattutto nel luogo dove hanno deciso di vivere.
Tutti compiti che un Comune amministrato dalla Lega saprà svolgere al meglio, perché al
centro del nostro programma c’è solo ed esclusivamente il cittadino.
Tra le diverse realtà territoriali, il Comune rappresenta il livello più vicino al cittadino e
l’istituzione a cui i cittadini si rivolgono, in cui si riconoscono e si identificano.
Proprio il legame con il territorio rappresenta la forza propulsiva, il valore aggiunto della Lega
. I territori – e quindi anche i Comuni – devono ritornare ad essere considerati come luoghi
attivi, non passivi perché soggetti ai trasferimenti dalle istituzioni centrali. Luoghi dove si
svolge quotidianamente la vita dei cittadini. Luoghi dove il cittadino vuole vivere bene ed in
tranquillità.
Le elezioni comunali rappresentano, nel nostro sistema istituzionale, uno dei momenti di più alta
partecipazione civica dei cittadini (non solo in termini di affluenza ai seggi). Questo perché il
Comune, realtà presente nel nostro Paese ormai da centinaia di anni, è il luogo simbolo dove si
manifesta la partecipazione democratica e la crescita sociale di una Comunità. Il cittadino si
identifica nel Comune dove vive. Tende ad interessarsi di ciò che lo riguarda. E matura, quindi, una
forte consapevolezza a voler partecipare direttamente, con il proprio voto democratico, al
miglioramento dell’attività amministrativa del proprio Comune, ed indirettamente al miglioramento
della qualità della propria vita.
Ora, la realizzazione di un qualsiasi programma amministrativo, come dovrebbe sempre avvenire,
avrà il suo giusto valore se verrà appositamente accompagnata da azioni di potenziamento dei
sistemi di comunicazione e da procedure di trasparenza e di costante informazione dei cittadini. Gli
organi politici e l’apparato amministrativo di un Comune devono sempre avere come riferimento i
cittadini, ai quali devono essere sempre garantiti la conoscenza e l’accesso alle prestazioni e la
trasparenza delle decisioni che ricadranno sulla Comunità, quindi su di loro. Pertanto, il dialogo
permanente e continuo con i cittadini dovrà sempre essere un impegno prioritario per qualsiasi
amministrazione leghista.
Un’amministrazione comunale guidata dalla Lega gambarognese dovrà, allora, creare un dialogo costante
con la propria cittadinanza. Solo con il dialogo e, soprattutto, attraverso l’ascolto dei problemi della
Comunità sarà possibile affrontare ogni situazione al meglio, offrendo quei servizi e quelle risposte
che il cittadino reclama. La trasparenza, quindi, dovrà rappresentare il principio-guida per tutta la
macchina amministrativa. Un comportamento che poi permetterà di coinvolgere – nel limite delle
possibilità fornite dalla Legge – i cittadini nelle scelte più importanti per il Comune.
L’impegno amministrativo, se riflettiamo, è un modo per servire la propria Comunità, e quindi deve
essere compiuto con quello spirito di servizio che da sempre accompagna l’azione della Lega
e dei suoi rappresentanti nelle istituzioni.
Amministrare un Comune è un compito sicuramente difficile. Ma i sacrifici si fanno per un nobile
fine: il bene della propria Comunità.
Un Programma, quindi, dovrà dare le giuste risposte che i cittadini aspettano. Risposte concrete,
non semplici affermazioni di principio. Perché se c’è bisogno di una strada nuova, bisognerà trovare
il modo di realizzarla; se c’è bisogno di una scuola nuova, l’amministrazione comunale dovrà fare
di tutto per costruirla; se sul territorio comunale c’è necessità di maggiore sicurezza, i cittadini
devono poter essere sicuri, soprattutto nel luogo dove hanno deciso di vivere.
Tutti compiti che un Comune amministrato dalla Lega saprà svolgere al meglio, perché al
centro del nostro programma c’è solo ed esclusivamente il cittadino.
LEGA GAMBAROGNO
La lega del Gambarogno nasce per costruire un nuovo comune a misura dei suoi abitanti.
La crisi rende tutti più umani ,ma noi ancor più umani degli altri.
Noi siamo con il Popolo e vogliamo che per una volta si pensi a chi ci abita tutto l'anno e non solo ai soliti mangiasoldi basta con le legnate da pagare .
La crisi rende tutti più umani ,ma noi ancor più umani degli altri.
Noi siamo con il Popolo e vogliamo che per una volta si pensi a chi ci abita tutto l'anno e non solo ai soliti mangiasoldi basta con le legnate da pagare .
sabato 3 aprile 2010
Gambarogno: leghisti pronti alla corsa!
Le elezioni comunali del nuovo Comune di Gambarogno sono agendate per il 25 aprile 2010. La Lega dei Ticinesi scende in campo con tre candidati al Municipio e nove per il Legislativo. Il movimento leghista era già presente nei Comuni che oggi vanno a comporre il Comune di Gambarogno. Unica presenza, storica per la sua nascita, a Magadino sin dal 1992, con un municipale - Luciano Ranzoni - che ha retto le redini sino a qualche hanno fa.Oggi, la Lega dei Ticinesi si presenta con volti nuovi e con ambizioni chiare: far entrare la voce leghista nel futuro Municipio. I candidati all'esecutivo comunale sono Cleto Ferrari, Fabio Luraschi e Silvano Taddei.
Per il Legislativo i candidati sono nove: Cleto Ferrari, Sabrina Fiala, Fabio Luraschi, Christian Inauen, Martino Sargenti, Luciano Ranzoni, Silvano Taddei, Luigi Canevaro e Lelia Lüscher.
Per il Legislativo i candidati sono nove: Cleto Ferrari, Sabrina Fiala, Fabio Luraschi, Christian Inauen, Martino Sargenti, Luciano Ranzoni, Silvano Taddei, Luigi Canevaro e Lelia Lüscher.
Elezioni comunali nel Gambarogno
Il voto è aperto dal venerdi alla domenica ore 12.00.
Sostieni il movimento della gente, con la gente, per la gente.
Lega dei Ticinesi, padroni in casa nostra!
Sostieni il movimento della gente, con la gente, per la gente.
Lega dei Ticinesi, padroni in casa nostra!
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